Un nuovo orizzonte. Una nuova realtà da vivere e fare propria. Unahotels Reggio Emilia ha completamente voltato faccia alla propria stagione rispetto alla scorsa, complessa, annata. La Reggiana è cambiata e tutti gli avversari se ne sono accorti. Chi prima, chi dopo. La formazione guidata da Dimitris Priftis è passata dalla salvezza, conquistata negli ultimi istanti della scorsa Lega Basket A, alla lotta concreta (quinto posto attuale) per partecipare ai playoff scudetto che si snoderanno alla fine di questa regular season. La Coppa Italia ha aggiunto, in questo senso, un tassello in più nel bel mosaico messo in piedi dalla formazione biancorossa: la vittoria nel derby emiliano contro la più quotata Virtus Segafredo Bologna ha regalato nuova, e maggiore, consapevolezza al roster del tecnico ellenico. La finalissima, adesso, non è più soltanto un sogno: lo scontro contro Gevi Napoli, infatti, pone sul tavolo della sfida diverse fiches in favore della formazione emiliana.
Unahotels Reggio Emilia, coach Priftis si accaparra il derby emiliano e punta la finalissima
“Una grande vittoria per noi, ho grande rispetto per la Virtus Bologna, perchè è una delle squadre più solide e che occupa una posizione di rilievo anche in Eurolega. Questo chiaramente dà ulteriore valore alla nostra vittoria – queste le dichiarazioni di Dimitris Priftis, coach della Reggiana –. È importante per noi riprenderci dai momenti critici: abbiamo giocato partite fuori casa dove abbiamo subito dodici, tredici punti e concesso dei break; la cosa più difficile in quei momenti è non disunirci, non perdere il filo e questo dipende solo da noi e dalla nostra capacità di rimanere dentro la partita. Sono veramente orgoglioso del contributo che ci hanno dato i ragazzi in uscita dalla panchina, ci hanno dato una grande mano e posso dire che hanno fatto proprio la differenza. Questa è una competizione che riserva sorprese, non pensavamo di poter capitare dalla parte giusta del risultato, ma siamo contenti. Adesso la cosa più importante sarà saper gestire le emozioni, perché non è facile giocare tre partite in quattro giorni quando non sei abituato”.
(Credit foto – pagina Facebook Pallacanestro Reggiana)
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