Una campagna torinese che non è sfruttata a dovere. Questo, forse, il più grande rimpianto di Umana Reyer Venezia all’interno della disputa della Final Eight di Coppa Italia 2024. I veneziani, dopo aver avuto ragione di Estra Pistoia nei quarti di finale della competizione, si erano presentati con grande ambizione all’appuntamento della semifinale che poneva Olimpia Milano come grande avversario. Una partita giocata, certamente, al di sotto delle potenzialità di un roster ben strutturato che in Italia (ma non in Europa) sta facendo piuttosto bene, ha decretato l’eliminazione in favore della compagine meneghina che ha staccato il pass per giocarsi l’ultimo atto con GeVi Napoli. Un’avversaria morbida che si è rivelata indigesta per i milanesi. In tutto questo scenario, i veneziani hanno perso l’enorme chance di giocarsi una finalissima contro un’avversaria che in classifica è leggermente attardata rispetto ai veneti. Questo, forse, il vero e grande rammarico per una società che ha affrontato con il piglio sbagliato il penultimo atto di questa coppa nazionale.
Le parole di Casarin, presidente di Umana Reyer Venezia: “Peccato, con Milano abbiamo giocato male…”
Una delusione tangibile, ovviamente, nelle parole del numero uno del club veneto di palla a spicchi. Recentemente intervistato ai microfoni de La Nuova di Venezia e Mestre, Federico Casarin, presidente dell’Umana Reyer Venezia, si è dilungato sulla recente avventura della sua società all’interno della Final Eight di Coppa Italia 2024 che ha visto i lagunari uscire in semifinale per mano di Olimpia Milano che ha lasciato il passo, successivamente, a GeVi Napoli per la vittoria del trofeo della nostra pallacanestro:
“Quando vai a manifestazioni come le finali di Coppa Italia, è logico che punti a fare il meglio possibile, provando è essere protagonisti fino alla fine. Ritorniamo da Torino con una semifinale e una finale giocate, due vittorie e due sconfitte, ma con la soddisfazione di essere stata l’unica società presente con entrambe le squadre e questo dà lustro alla Reyer. Per quanto riguarda la squadra maschile, contro l’EA7 non abbiamo disputato una buona partita, è vero, abbiamo subito troppo nei primi due quarti, è altrettanto vero che contro di noi la squadra di Messina ha disputato una prova straordinaria al tiro per poi non ripetersi il giorno successivo contro Napoli: Shields è la fotografia delle due gare. A conferma che la Coppa Italia è una manifestazione anomala, tutti i meccanismi devono funzionare alla perfezione in tutte e tre le partite, non solo a livello tecnico o tattico, ma anche fisico e mentale. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, al di là delle vittorie di Milano, la coppa sia stata conquistata da Sassari, Reyer, Torino, Cremona o Brescia prima di Napoli“.
(Credit foto – pagina Facebook Umana Reyer Venezia)
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