H&M è in fallimento? Questa la domanda che tanti si sono posti. Sicuramente è in corso una crisi, che sembrava essere arginata. Ma il cambio di CEO ha rimesso le carte in tavola.
H&M in fallimento: i segnali
Uno dei simboli dei teenagers dei primi anni duemila, Hennes & Mauritz (H&M) ha subito una fortissima battuta d’arresto negli ultimi tre anni. Tanto che è arrivato un inaspettato cambio al vertice del gigante svedese del fast fashion. Anche se nell’anno fiscale 22-23 (compreso fra il 1° dicembre 2022 e il 30 novembre 023) le vendite sono aumentate del 6%, c’è stato comunque un significativo calo del 4% che ha interessato il periodo compreso fra dicembre e gennaio.
Periodo nel quale solitamente le vendite invece aumentano, trainate dal periodo natalizio e dai saldi. Calo insolito rispetto allo stesso periodo del 2022-23. Gli utili, pur in aumento, non hanno però raggiunto la soglia prevista dagli analisti.
il più grande retailer di fast fashion al mondo, subito dopo lo spagnolo Inditex (proprietario di marchi come Zara), ha deciso dunque di sostituire il suo vertice. Dopo quattro anni si carica, e 26 nel gruppo, la CEO e presidente Helena Helmersson si è dimessa e il suo ruolo. Al suo posto Daniel Ervér, già vertice del marchio H&M. Del gruppo fanno parte anche H&M Home, Cos, & Other Stories, Weekday, Monki, Arket e Afound.
Helmersson ha sottolineato di essere fiera del lavoro svolto durante la pandemia, ma anche di aver vissuto un periodo «molto impegnativo» a livello personale. Da parte sua, Ervér ha detto in una nota che «il nostro obiettivo è offrire ai clienti la miglior combinazione di qualità, prezzo e sostenibilità in un ambiente di shopping attraente».
Le soluzioni e i problemi
Uno dei più grandi problemi in questo senso sono stati sicuramente i competitor. Come il colosso cinese Shein, che ha sicuramente contribuito: design ultra di tendenza, prezzi bassi e quantità più della qualità sono i punti di forza che hanno fatto crollare a picco le poche aziende che ancora non si sono adattate a questo sistema. A dare un’ulteriore stangata si è aggiunta anche la nuovissima app Temu, con diverse controversie ma che fa numeri da capogiro.
Sul web, sia sui social che nelle recensioni, tantissimi utenti lamentano la mancanza di design accattivanti e nuovi. H&M ha in realtà avuto diverse politiche anche sull’impatto ambientale. Negli ultimi anni, anche complice la pandemia, il calo delle vendite ha subito un naturale calo.
Marianna Soru
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