Nino Formicola, ha avuto grande successo insieme ad Andrea Brambilla scomparso nel 2013, con il quale componeva lo storico duo comico Zuzzurro & Gaspare.

L’artista sarà oggi tra gli ospiti de La Volta Buona, talk condotto da Caterina Balivo, in onda a partire dalle 14;00 su Raiuno. Formicopla e Brambilla debuttano al Derby Club di Milano insieme a Marco Columbro e Barbara Marciano come componenti della Compagnia Della Forca. Nel 1976 nasce il duo Zuzzurro e Gaspare che debutterà la prima volta in televisione nel 1978 nella trasmissione della RAI Non stop. Successivamente diventano autori dei testi di Massimo Boldi e Teo Teocoli, per poi approdare al programma Drive In. Dopo tre anni decidono di dedicarsi al teatro, interpretando nella commedia di Neil Simon, Andy e Norman il ruolo di due giornalisti costretti a sbarcare il lunario scrivendo articoli dozzinali per ogni genere di rivista ed entrambi innamorati della loro vicina di casa.

Nino Formicola il successo con Zuzzurro

Nino Formicola il successo con Zuzzurro

Ritornano sul finire degli anni Ottanta con il varietà della domenica sera di Italia 1 Emilio, ambientato nella frenetica redazione di un videogiornale animata dall’inviato Silvio Orlando, il tifoso rossonero Teo Teocoli, il critico letterario Gene Gnocchi, l’apprendista giornalista Carlo Pistarino e l’irriducibile caporedattrice Athina Cenci. . Nel 1991 la piece teatrale della quale sono stati protagonisti nel decennio precedente su Italia 1m Andy E Norman, diventa una sitcom. Dopo l’esperienza de Il TG delle vacanze (1992) e di Dido… menica (1992-93) sono tornati in RAI dopo quindici anni di assenza e nel 1994 vi hanno condotto Miraggi, la doppia ministriscia serale in onda a ridosso del TG1, unitamente al varietà Saxa Rubra su Rai Tre. Nell’estate 1996 la coppia è tornata a lavorare per i network privati, partecipando al varietà di Canale 5 Sotto a chi tocca condotto da Pippo Franco. Hanno doppiato Pena e Panico nel film d’animazione Hercules del 1997. Nella stagione 1997-98 hanno stabilito al Teatro Nazionale di Milano il record di tenitura (oltre tre mesi) con la commedia Rumori fuori scena di Michael Frayn.

Il 9 gennaio 2002 Brambilla ha un grave incidente stradale che lo lascia in fin di vita. L’attività della coppia si è fermata, per poi ripartire successivamente con nuovi spettacoli teatrali e qualche saltuaria apparizione televisiva. Dopo aver partecipato ad alcune puntate di Paperissima (2002), il 15 e 16 aprile 2005 hanno condotto Striscia la notizia e il 26 gennaio e il 2 febbraio 2010 fanno una comparsa a Zelig Circus. Nel 2012 sono di nuovo sulle scene teatrali nella tournée dello spettacolo “Tutto Shakespeare in 90 minuti”. Il 24 ottobre 2013, con la morte di Zuzzurro, termina anche l’attività del duo comico. Nel corso di un’intervista pubblicata sulle pagine de Il Corriere Della Sera, Formicola aveva ricordato il collega ed amico a dieci anni dalla sua scomparsa: “Avremmo dovuto andare in scena con lo spettacolo “Non c’è più il futuro di una volta”. Era ottobre 2013 e io andavo tutti i giorni all’Istituto dei Tumori a trovare Andrea. In giro per strada vedevo i manifesti con noi due, che pubblicizzavano il nostro cabaret. Era un dolore immenso. La sera prima che lui morisse, mentre mangiava il polpettone che gli avevo portato in ospedale, facevamo progetti su cosa fare l’anno seguente. Lì ho capito che lui sapeva che si stava avvicinando la fine, ma voleva lottare fino all’ultimo

Il volto di Gaspare ha anche parlato della nuova vita lavorativa da solista e della proposta arrivata per partecipare a L’Isola Dei Famosi: “Anche dopo la sua morte, ogni volta che mi veniva in mente qualche progetto di lavoro, pensavo immediatamente “Devo dirlo ad Andrea”. Noi siamo stati l’unica coppia che funzionava anche con i nomi scambiati: Zuzzurro e Gaspare oppure Gaspare e Zuzzurro. È uguale. Nessuno penserebbe mai di dire Ollio e Stanlio...L’Isola fu proposta anni prima a me e Andrea, ma rifiutammo. Poi quando sono rimasto solo ho accettato. Perchè? Perchè sembrava che io fossi morto senza Andrea. A un certo punto dovevo dire al mondo: “Signori io sono ancora qui. Sono solo, non sono Bonolis o Gerry Scotti, devo pagare le bollette. Certo ero imbarazzato ad accettare dopo tutto quello che avevo detto, ma alla fine è stato giusto così. E ho pure vinto

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