Un manifestante ha interrotto il raduno elettorale in Georgia chiedendo l’immediato cessate il fuoco in Palestina. Il comizio elettorale del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stato interrotto da un contestatore dopo tre minuti dall’inizio del suo intervento in Georgia. È successo ad Atlanta, quando a un certo punto una persona, tra il pubblico, ha urlato “Joe Genocidio, come ti giudicherà la storia?”. Il manifestante ha chiesto l’immediato cessate il fuoco a Gaza. I sostenitori del presidente hanno reagito intonando “altri quattro anni”, riferimento alla conferma di Biden alla Casa Bianca per il secondo mandato. “Guardate – ha risposto Biden – io non ce l’ho con la sua passione. Ci sono molti palestinesi che sono ingiustamente vittime”. Mentre veniva accompagnato fuori, il manifestante ha continuato a urlare “Palestina libera”.
Joe Biden sta pagando un prezzo politico per il suo sostegno a Israele e alla sua offensiva militare nella Striscia di Gaza. Lo dicono i mal di pancia all’interno del Partito democratico, ma lo dicono soprattutto i sondaggi fra gli elettori americani.
Il 25 ottobre la Camera dei Rappresentanti, riunita per la prima volta dopo la nomina del repubblicano Mike Johnson come speaker, ha votato un testo di condanna dell’attacco compiuto da Hamas contro Israele il 7 ottobre scorso e ha riaffermato «l’impegno (americano – ndt) per la sicurezza di Israele, anche attraverso assistenza alla sicurezza». La mozione è stata approvata con 412 voti a favore con un ampio voto bipartisan, ma 9 degli unici 10 voti contrari sono venuti da deputati democratici, e democratici erano tutti e 6 i deputati che si sono astenuti.
I “dissidenti” fanno tutti parte dell’ala sinistra del partito; si tratta dei deputati Rashida Tlaib (di origine palestinese, rappresentante del Michigan), Cori Bush (Missouri), Jamaal Bowman (New York), André Carson (Indiana), Al Green (Texas), Alexandria Ocasio-Cortez (New York), Summer Lee (Pennsylvania), Delia Ramirez (Illinois) e Ilham Omar (Minnesota). Tutti quanti fanno parte di minoranze etniche e razziali.