Ergastolo, con isolamento diurno di due anni, per il non-pentito Valentino Talluto, sieropositivo accusato di aver contagiato con l’Hiv una trentina di donne conosciute in varie chat a partire dal 2006, attraverso rapporti sessuali non protetti.
Photo credit: ilgiornale.itLa decisione della pena, che prevede l’ergastolo, è stata presa dalla procura di Roma con accusa di epidemia dolosa e di lesioni gravissime. Il 32enne di Acilia, Valentino Talluto, si divertiva ad adescare le sue vittime in chat, conquistare la loro fiducia, organizzare incontri e trovare scuse “plausibili” per non utilizzare precauzioni.
“All’imputato non possono essere concesse le attenuanti generiche all’ergastolo, non avendo mai dimostrato pentimento” – secondo il pm Elena Neri
“Talluto non ha mai collaborato, ha reso false dichiarazioni: il suo era un modo per seminare morte“. – così spiega il rappresentante dell’accusa durante la requisitoria.
Sono ben 57 i casi, con oltre 30 contagi diretti e indiretti, che comprendono un bimbo e tre partner di donne precedentemente infettate.
Fortunatamente ci sono anche casi di donne scampate alla trasmissione del virus.
“Autore di una strage sociale, causata da una efferata sregolatezza nella quale lui era assolutamente consapevole che con rapporti non protetti avrebbe contagiato le sue partner” – dure le parole di Irma Conti,
difensore di parte civile, che al processo rappresenta 17 persone.
Irma Conti, avvocatessa romana (photo credit: affaritaliani.it)“La sua è stata una violenza con guanto di velluto, tra i petali di rosa dei quali omaggiava le vittime e solo la prima denuncia arrivata da una delle vittime e l’indagine scrupolosa che ne è seguita hanno consentito di fermare la diffusione del fiume in piena del virus”. – continua la Conti.
Il processo si tiene in corte di assise e la sentenza è prevista per il 25 ottobre prossimo.
Martina Onorati