Que viva el fútbol vuole essere una finestra settimanale sul calcio di tutto il globo, una rubrica che fonde la passione per il fútbol e le sue infinite sfaccettature. Una panoramica alternativa e suggestiva sullo sport che emoziona e ruba l’anima ad ogni latitudine, travalicando ogni sorta di confine.
La partita
Il ventesimo titolo del Malmö arriva come prevedibile con tre giornate di anticipo sulla fine della stagione. Nonostante la netta vittoria dell’Aik Stoccolma domenica, infatti, i biancocelesti di Pehrsson di sono imposti 3-1 sul campo del Norrköping, rimontando l’iniziale svantaggio e ribaltando la sfida con le reti di Strandberg, Nilsen e Christiansen.
L’Allsvenskan la vince la compagine migliore, dotata di individualità del calibro di Berget e Rosenberg, oltre ad una intelaiatura di squadra consolidata. Resta il rammarico per l’inopinata e prematura eliminazione in Champions League, arrivata per mano dei macedoni del Vardar. Una delusione ancora non metabolizzata, nonostante i fiumi di birra che hanno invaso le strade della città del sud della Svezia.
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Il Video
Il VAR protagonista a Liegi, nel match tra lo Standard e il Kortrijk. A metà della ripresa l’arbitro Wouters decreta un rigore per locali, già avanti 3-1, ritrattando – subito dopo – la sua decisione con l’ausilio del VAR e…mostrando il secondo giallo al capitano Pocognoli, reo – secondo il direttore di gara – di una simulazione. Le immagini parlano chiaro. Oltre al danno, dunque, anche la parziale beffa.
Il personaggio
Luiz Ricardo Alves, in arte Sassà. Costretto ai box da un lungo infortunio alla cartilagine del ginocchio destro, l’ex centravanti del Botafogo ora in forza al Cruzeiro, ha pubblicato sul suo profilo instragram una foto che lo ritraeva insieme ad altri amici “circondato” da birre ed intento ad usare del narghilè. Sassà, già protagonista a Rio di imprese extra sportive poco edificanti, dopo il passaggio a Belo Horizonte con la maglia de la “Raposa”, ha disputato appena 17 partite segnando 7 reti, e sembra ormai aver definitivamente perso il feeling con la sua gente.
La reazione del giovane paragonato dai media brasiliani a Balotelli non si è fatta attendere. E con una maglia esemplificativa del suo pensiero, ha risposto ricalcando in toto la reazione del 2010 di Adriano, anch’egli finito nel mirino della critica per gli eccessi notturni: “Que Deus perdoe essas pessoas ruins”. Le “persone cattive” invocate in passato dall'”Imperatore” tornano con Sassà, mai uno qualunque. In campo e fuori.
La curiosità
La cocente eliminazione da Russia 2018 sembra aver lasciato scorie all’interno dello spogliatoio del Cile. Sarebbe stato creato, infatti, un gruppo whatsapp dal nome “Roja sin sapos“, ovvero Roja senza rospi. L’escluso di lusso, a quanto riferisce il quotidiano “La Tercera” sarebbe Claudio Bravo, portiere recordman di presenze “tradito” dalle parole velenose della sua consorte nei confronti dei calciatori, accusati di scarsa professionalità in campo, dovuta agli eccessi privati con alcool e festini. Una vendetta “trasversale” che testimonierebbe il livello di lacerazione raggiunto dall’ex squadra di Pizzi.
La Frase
“Non capisco perché il San Lorenzo non pensi a me per la panchina. Lì ho passato anni meravigliosi, mi sento a casa, ma ogni volta che si presenta la possibilità la dirigenza sceglie puntualmente un altro tecnico. Sono sicuro, però, che un giorno ritornerò nel mio stadio, tra la mia gente.”
(Néstor “Pipo” Gorosito, attuale allenatore del San Martin del San Juan e leggenda del “Cìclon”)