L’esibizione di Ryan Gosling durante la notte degli Oscar è stato, sicuramente, il momento più alto della serata e quello con più aspettative. Nonostante l’annuncio ufficiale è arrivato a febbraio, la pianificazione, in realtà, dell’esibizione è andata avanti per mesi. I produttori degli Oscar Molly McNearney, Raj Kapoor, Katy Mullan e Rob Paine hanno parlato con Gosling per settimane per realizzare uno spettacolo senza precedenti. E, a quanto pare, anche la stessa Greta Gerwig ha contribuito a livello creativo alla realizzazione dell’esibizione.

Secondo McNearney, è stata un’idea di Gosling rendere il numero un tributo a “I diamanti sono i migliori amici delle ragazze” de Gli uomini preferiscono le bionde del 1953. In un’intervista la mattina dopo gli Oscar, il coreografo Moore ha spiegato: “Ecco da dove provengono l’abito rosa, i ballerini vestiti di nero e le scale sul retro. E abbiamo fatto un omaggio alle ragazze candelabro di Busby Berkeley: avevamo uomini Ken-delabri.Gosling è stato fortemente coinvolto nel processo di realizzazione di “I’m Just Ken. Era abbastanza chiaro riguardo alla struttura generale del film”, ha detto Moore, rivelando come l’attore avesse tracciato quasi ogni movimento.

Gosling ha pianificato ogni dettaglio di “I’m Just Ken” agli Oscar

Gosling è stato fortemente coinvolto nel processo di realizzazione di “I’m Just Ken”. “Era abbastanza chiaro riguardo alla struttura dello spettacolo”, ha detto Moore. “Voleva iniziare tra il pubblicoaccendere i Ken-delabri e poi unirsi ai 10 Ken sconsolati sulle scale”, ha detto. “Da lì voleva che il resto del numero si evolvesse come se i Ken arrivassero da ogni parte. Alla fine si concluderà con una grande celebrazione che rivelerà Slash”.

A quanto pare, quindi, era tutto pianificato fin nei minimi dettagli dallo stesso Ryan Gosling. Come rivelato sempre da Moore, anche l’interazione con Emma Stone e il bacio alla mano del cameraman sono stati preparati con settimane di anticipo.

Alessandro Libianchi

Seguici su Google News