La guerra in Ucraina ha raggiunto il suo 758º giorno. Tiriamo le somme su Russia e Ucraina oggi:

Kiev ha trascorso una notte difficile, con un massiccio attacco russo alle centrali elettriche che ha causato blackout in diverse regioni ucraine. C’è allarme nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove la linea aerea che la collega al sistema energetico ucraino è stata disconnessa.

Russia e Ucraina oggi: il Consiglio Europeo “La guerra non è imminente”

Nel frattempo, nelle conclusioni del Consiglio europeo emerge la necessità “imperativa” di preparare i cittadini dell’UE al rischio di guerra. Ciò in previsione di una strategia futura di prontezza.

La presidente von der Leyen ha dichiarato che :

“il mondo è diventato più pericoloso e l’UE deve essere pronta; sappiamo che le ambizioni di Putin non si limitano all’Ucraina”

Tuttavia, Borrell ha invitato a toni più moderati, affermando che “non bisogna seminare paura; la guerra non è imminente”. Michel ha sottolineato la necessità di un cambiamento di paradigma nella difesa, dicendo che “abbiamo deciso di rafforzare il pilastro europeo”.

Tuttavia sono stati diffusi nuovi video che mostrano linee difensive massicce e fortificazioni in costruzione nella regione di Kharkiv. L’Ucraina sta preparando la regione per un possibile assalto che potrebbe riportarla sotto il controllo russo.

Guerra e pause umanitarie: dall’Ucraina a Rafah

L’Europa si prepara alla guerra. L’Ucraina sta ricevendo più armi mentre è sempre più sotto pressione. Ci sono maggiori finanziamenti per l’industria della difesa europea per prepararsi ai peggiori scenari di fronte a una Russia sempre più minacciosa. I 27 leader si sono riuniti a Bruxelles in un clima cupo e preoccupato, accentuato dall’altra guerra in corso: quella di Gaza. Hanno avuto un lungo incontro a pranzo con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e hanno discusso della questione a cena. È stata avanzata una richiesta a tutti i 27 membri per una tregua.

In precedenza vari paesi (dalla Germania all’Austria, alla Repubblica Ceca) avevano proposto solo “pause umanitarie”. Le conclusioni del Consiglio europeo chiedono un’immediata pausa umanitaria. Si vuole arrivare a una tregua sostenibile, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e la fornitura di assistenza umanitaria. Si aggiunge una richiesta al governo israeliano di non intraprendere un’operazione terrestre a Rafah.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine