Sam Mendes ha firmato. Avrà carta bianca con la Sony, per una quadrilogia sui Beatles. Per la prima volta, Paul McCartney e Ringo Starr, i due viventi, con gli eredi di John Lennon e George Harrison, hanno concesso pieni diritti sulla storia e sulla musica dei quattro Baronetti di Liverpool. Per una ineguagliabile, originale, mai vista, trasposizione sul grande schermo. L’uscita dei 4 film è prevista nel 2027, ma ad Hollywood è subito partito il toto-casting sugli attori, e imperversa la fatidica domanda: riuscirà Sam Mendes nella colossale impresa?

Biopic musicali: l’universo Beatles nelle mani di Sam Mendes

Sam Mendes, 4 film sui Beatles - Foto da Deadline
Sam Mendes, 4 film sui Beatles – Foto da Deadline

Quattro film/fiction, ciascuno dedicato a uno dei membri della band britannica più famosa al mondo. Dalle origini fino alla loro rottura. Qualcosa, e che cosa, verrà risparmiato agli occhi della macchina da presa? Questa è un’idea abbastanza inusuale, secondo il presidente e amministratore delegato di “Sony Pictures Entertainment” (che distribuisce tutti i 4 film), Tom Rothman. “Sconvolgerà il pubblico di tutto il mondo”- afferma Rothman elogiando le doti del regista- “Oggi gli eventi cinematografici devono essere culturalmente sismici. L’idea audace e su larga scala di Sam è questa, e molto altro ancora. Non vediamo l’ora – ha concluso – di infrangere alcune regole con la visione artistica unica di Sam“.

L’apprezzatissimo regista premio Oscar di “American Beauty‘, di “Skyfall“, “Spectre” e “1917“, che a Broadway ha conquistato due Tony, che ha firmato anche due dei film di James Bond di maggior successo, sembra essere l’arma vincente. L’asso nella manica, la svolta per stregare i fan dei Beatles. Sam Mendes è dunque, la scelta sentimentale o commerciale? Anche la “Apple Corps“, l’etichetta del gruppo, cassaforte dei Fab Four, si fida ciecamente di lui: non era mai successo prima, che concedesse i diritti integrali della band multimilionaria. In realtà, è stato Mendes a portare il pacchetto a Hollywood prima di Natale, accolto da applausi universali: «La ragione per cui la Sony si è distinta dalle altre offerte è stata per l’entusiasmo con cui il ceo di Sony Picture Entertainment Tom Rothman e la presidente Elizabeth Gabler hanno creduto subito nel progetto», dichiara lo staff di Mendes. Oltre a mettersi dietro la macchina da presa, Mendes produrrà i 4 film attraverso la sua “Neal Street Productions“, mentre Jeff Jones sarà produttore esecutivo per conto di “Apple Corps Ltd“.

Mendes e i diritti sui Beatles: senza censure, solo verità

«Il progetto nasce da un’idea che Mendes ci ha sottoposto circa un anno fa. È la dimostrazione della sua brillantezza creativa e dei suoi poteri di persuasione, che Paul McCartney, Ringo Starr, Sean Lennon e Olivia Harrison hanno immediatamente reagito con entusiasmo e calore», hanno detto dalla Sony. I Beatles sono stati, certo, al centro di documentari – come «The Beatles: Eight Days a Week» di Ron Howard, o la docuserie «Get Back» di Peter Jackson – ma, mai, si erano girati film dedicati singolarmente ai componenti. Ci sono stati biopic non autorizzati, più o meno riusciti, sui personaggi della band: «Backbeat» di Iain Softely (1994) sui giorni di Amburgo, «Two of Us» di Michael Lindsay-Hogg (2000) sull’ultimo incontro tra John e Paul, «Nowhere boy» di Sam Taylor-Johnson (2009) sulla giovinezza di Lennon a Liverpool. Così come non sono mancati musical sul repertorio beatlesiano: il disastroso «Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band» del 1978, con i Bee Gees nei panni dei quattro, e «Across the Universe» di Julie Taymor (2007), forse il più bel film mai realizzato sui Beatles e senza i Beatles.

Come riporta la giornalista inglese Catherine Shoard su un articolo pubblicato da “The Guardian“, questa volta Mendes, lavorerà a 4 film che racconteranno storie interconnesse. Una da ciascun punto di vista dei rocker. La “cadenza degli appuntamenti” dei film, spiega un comunicato stampa ufficiale che informa i media di questo ambizioso progetto, “sarà innovativa e rivoluzionaria“. Non è chiaro se i film usciranno contemporaneamente o con una pubblicazione scaglionata. Sir Samuel Alexander, detto semplicemente “SamMendes, si dice onorato di raccontare la storia del più grande complesso rock di tutti i tempi. Consapevole che, avere la benedizione dei Beatles e di Apple per farlo, è un privilegio immenso. Di sconvolgente, c’è il fatto che, il regista si concederà senza limiti la libertà di esplorare il vissuto dei protagonisti di Liverpool. Senza censure e obblighi di raccontare solo versioni ‘autorizzate’ e di comodo.

Totonomi attori: Mendes e i dubbi

Per nulla semplice, deve essere scegliere i quattro attori interpreti dei Beatles. Mendes è chiamato a superarsi. Baderà alla somiglianza fisica? O avrà maggiormente cura di studiarne e riportare sullo schermo i caratteri? Impazzano sulla stampa i primi nomi, che il gossip ritiene i possibili del cast: il ruolo di John Lennon potrebbe andare a Sam Claflin (“Hunger Games“, “Io prima di te“), Aaron Taylor-Johnson (“Godzilla“, “Avengers: Age of Ultron, Animali notturni“), Paul Dano (“Il petroliere“, “The Fabelmans“) oppure Kit Connor (“Heartstopper“).

Jacob Elordi, invece, potrebbe essere Paul McCartney. Del resto, l’attore di “Euphoria” e “Saltburn“, ha appena interpretato Elvis Presley in “Priscilla” di Sofia Coppola. Altri candidati sono Jamie Bell (Billy Elliot“, “King Kong“) e Tom Holland (“Spider-Man“). Per il ruolo di George Harrison Variety‘ candida Timothée Chalamet (Chiamami col tuo nome“, “Dune“, “Wonka“): l’attore sarà prossimamente Bob Dylan in un altro biopic. Altri candidati sono: Asa Butterfield (“Sex Education“, “Hugo“) e Dhani Harrison (figlio di George Harrison, compositore delle musiche di “Beautiful Creatures“). Ringo Starr per ‘Variety’ sarà Barry Keoghan (“Saltburn“, “Gli spiriti dell’isola“): fisicamente perfetto. In alternativa Daniel Radcliffe (“Harry Potter“, “Swiss Army Man“). Davvero da fantacinema, risulta l’ipotesi di Daniel Day-Lewis: l’attore si è ritirato nel 2017, ma per interpretare il famoso batterista, oggi potrebbe tornare.

Beatlemania, scommettiamo?

Non solo onóre per Sam Mendes. Ma anche l’ònere di far scoprire i Beatles alle nuove generazioni, e di farli ‘riscoprire’ e ‘riassaporare’ a quelle vecchie. Si scatenerà una nuova beatlemania? Qualcuno dice che il piano di distribuzione della Sony è un enorme azzardo. “Bisogna abbinare l’audacia dell’idea a una strategia di uscita altrettanto audace“, risponde orgoglioso Tom Rothman di Sony. I 4 film, che non hanno ancora degli sceneggiatori, dovrebbero cominciare a essere girati nel Regno Unito a metà del 2025. Non si conosce ancora il budget delle pellicole, fino alla stesura delle sceneggiature. Ma è probabile che sia molto oneroso.

Federica De Candia

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