Beatrice Luzzi era ancora all’interno della casa del Grande Fratello quando il padre Paolo, è morto all’età di 86 anni nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2024. Nato nel nel 1937, il padre dell’attrice combatteva da tempo contro una lunga malattia che lo aveva costretto a sottoporsi ad un’operazione nelle settimane prima della sua scomparsa. L’uomo, architetto, era stato ricoverato e operato in seguito a una brutta caduta che gli aveva causato la frattura del femore.
Per questa ragione, Beatrice Luzzi aveva lasciato temporaneamente il reality show per poi rientrare successivamente. Dopo la notizia della morte del papà, Beatrice ha abbandonato il programma per poi rientrare nuovamente dedicando ai suoi genitori una bellissima lettera: “Allora mi sono ricordata le parole di mio padre nell’ultimo incontro che abbiamo avuto a Natale, quando mi ha detto: questa volta Bea non mollare come hai fatto altre volte. Vai fino in fondo, fino a dove riesci. È così per onorare lui, sapendo che comunque la mia mamma ha tanti fratelli e sorelle che la assisteranno in queste settimane, che ci sono anche i miei figli che hanno reagito con grande forza ho deciso che era giusto continuare questo percorso. Cercando di rappresentare al meglio quei valori con cui loro mi hanno cresciuta, che sono i valori di responsabilità individuale e collettiva, di libertà e di rispetto per sé e per gli altri. “
“Sono la terzogenita – ha raccontato l’attrice – e ho sempre avuto la sensazione di essere arrivata un po’ per caso, fuori tempo massimo. Ho comunque avuto un’infanzia intensa, piena di stimoli e allegria. Abbiamo fatto tanti viaggi, ogni estate andavamo nella nostra casa in Sardegna da giugno a settembre, allora Porto Cervo era una palude (…). Ho sempre ammirato molto i miei genitori per questa scelta coraggiosa. Mia madre si trasferiva lì con noi tre per l’estate intera, in un luogo selvaggio, come un Far West da conquistare (…). Poi in agosto arrivava mio padre montava il gommone, lo lasciava scivolare in acqua e partivamo per giornate di 10/12 ore in mare, sbattuti dalle onde e schiaffeggiati dagli schizzi di maestrale, alla scoperta di scogli e baiette, armati solo di costumi e panini, e razzi di emergenza“.