Si chiama Lemon8 e potrebbe essere la svolta in tema beauty, fashion e travel. Il nuovo social, nato nel 2020 ma inseritosi prepotentemente nel mondo delle app. Potrebbe essere l’erede GenZ di Pinterest: vediamo come funziona.

Cos’è Lemon8?

Ma come funziona questa magica app? Innanzitutto, ogni persona che decide di iscriversi, ma soprattutto usare l’applicazione approda su una For You Page (FYP). Che è l’equivalente del feed di contenuti curati appositamente per l’utente. Su questa app, ognuno può essere esclusivamente fruitore, oppure ancora meglio creator. In ogni caso, tutti hanno la possibilità di visualizzare e pubblicare contenuti di moda, bellezza e lifestyle. Insomma, se vi siete persi con Tik Tok la possibilità di svoltare nel mondo dei content creator, questa è la vostra occasione

Lo scopo è, chiaramente, postare foto aesthetic, curare il proprio profilo personale, aggiungere immagini, testi e link esterni. Presente anche la possibilità di condividere video fino a 60 secondi. Ma cos’ha di speciale questa applicazione rispetto a Instagram, TikTok e Pinterest? La differenza è che su Lemon8 si possono acquistare i prodotti che si vedono nei post degli altri utenti.

Perché è così famosa

Nata nel 2020, ha subito un improvviso aumento di popolarità. Questo social ha avuto una fortuna: la pubblicità. Fatta da tiktoker con molto seguito. Infatti le due app appartengono infatti alla stessa casa madre, ByteDance. Pare che sia stata proprio l’azienda a chiedere la sponsorizzazione del secondo social ai suoi maggiori utenti, soprattutto negli USA, dove Tik Tok è a rischio ban da parecchio tempo. In ogni caso, si distingue dagli altri social perché è un ibrido di contenuti e di shopping.

Sfortunatamente, al momento Lemon8 è disponibile soltanto in alcuni paesi selezionati. In questi non c’è l’Italia. Concretamente ancora non sappiamo con certezza quando arriverà nel nostro app store. Voci di corridoio parlano di un lancio effettivo al grande pubblico per maggio. E noi aspettiamo pazientemente: non vediamo l’ora di provarla.

Marianna Soru

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