Dopo una bella carriera nel mondo del tennis, due trionfi agli US Open e due finali disputate a Wimbledon, Patrick Rafter all’età di 51 anni ha deciso di cominciare a costruirsi un percorso anche in un altro sport, il Padel. L’australiano ha mosso i primi passi partecipando a qualche torneo quest’anno, il FIP RISE Australian Open e il FIP Promotion Melbourne e ha sempre mostrato un grande entusiasmo nei confronti dello sport. Così la Federazione Internazionale di Padel lo ha raggiunto per un’intervista in cui lui ha parlato di diversi temi.
Patrick Rafter: “Il Padel è come giocare a scacchi: devi essere più strategico dell’avversario”
Queste dunque le parole del campione australiano: “E’ una disciplina diversa ed è proprio il motivo per cui mi piace. Una nuova sfida da provare con un grande desiderio di imparare. E non importa se la mia ‘carta d’identità’ non va più a mio favore, infatti, continuo a provarci! Tra le differenze c’è ovviamente il fatto che si ha sempre un partner in campo. Nel padel è come giocare a scacchi con gli avversari, devi provare a sorprenderli e mandare in tilt la loro strategia. Il padel in Australia sta crescendo, è un processo graduale ma stabile. Dobbiamo continuare a promuoverlo e chissà, magari tra 10 anni potremo battere la Spagna! Gli ispanici sono molto bravi, ma ho visto diversi giocatori forti tra coloro che hanno giocato al FIP Seniors World Padel Championships. Impari sempre qualcosa di nuovo guardandoli giocare. E in generale, in un torneo come questo, ti godi il momento dell’unità della squadra, ti piacciono i tuoi compagni di squadra e ti piace essere con loro e giocare con loro. E’ stato molto eccitante per me”.
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