Ancora una volta episodi di razzismo e antisemitismo nel calcio. È accaduto in Germania, dove i tifosi del Borussia Dortmund, considerando forse fonte di ispirazione gli ultras laziali, hanno mostrato adesivi di Anna Frank nello stadio di Dusseldorf.
Lo scrive il blog locale Ruhr Barone.de, citato anche dalla Bild, e la foto è stata postata su Facebook da un hooligan del Dortmund. Prendendo in analisi la tifoseria tedesca forse potremmo capire il perché di tanta “spavalderia” nel riproporre un episodio già drasticamente (giustamente) discusso e condannato.
La curva del Borussia Dortmund è la più grande del mondo, raro che ci sia un posto vuoto. Definito il “muro giallo”, è una delle più spettacolari tifoserie europee.
Le maglie gialle che compongono il muro, con qualche sprazzo di nero ( come i colori della squadra) sono divise in oltre 100 gruppi organizzati. E non c’entrano proprio nulla con gli “ultras”, ovvero con il tifo organizzato italiano.
Lo stadio ha una capacità di 80.552 posti, che per le partite internazionali si riduce a 65.718. In tribuna sud la capacità è di 24.454 posti, tra le varie gradinate di cemento. Il motivo per cui lo stadio è sempre strabordante di tifosi dipende soprattutto dalla politica scelta dalle società tedesche per i prezzi dei biglietti, che sono tra i più bassi d Europa. Infatti, l’abbonamento costa circa 180-190€, mentre il costo per la singola partita è di 11€.
Una politica adottata appositamente per incentivare i tanti muratori e minatori della zona della Ruhr ad andare tutte le domeniche allo stadio a tifare Borussia Dortmund. Ad oggi ci sono 37mila persone in attesa di trovare un posto nel “muro giallo”, in quanto vi è il rinnovo dell’abbonamento ogni anno. È forte il Legame, in Germania, tra i tifosi e la Società. Ciò è dovuto proprio alla struttura organizzativa della maggioranza delle squadre tedesche: i tifosi, quasi sempre, possiedono il 50% più uno delle azioni delle società sportive.
E la Sicurezza?
Stare in piedi allo stadio non ha rappresentato fino a oggi un problema rilevante , in quanto non si sono verificati gravi episodi di violenza e aggressività . Le regole della federazione tedesca lo permettono, anche se un rapporto della polizia lo scorso anno ha aperto un dibattito sulla questione: secondo un rapporto della polizia, gli incidenti negli stadi hanno raggiunto nel 2012 il livello più alto degli ultimi dodici anni.
Dopo la pubblicazione del rapporto, la federazione tedesca (Deutscher Fussball-Bund, DFB), ha preso in considerazione l’idea di ridurre il numero dei posti in piedi negli stadi, che doveva entrare in vigore a partire dal 12 dicembre 2012: i tifosi, compresi quelli del “muro giallo” del Dortmund, hanno protestato rimanendo in silenzio, per quattro giornate consecutive, per 12 minuti e 12 secondi, durante ogni partita.
Forse è ora che vengano presi provvedimenti seri per coloro che non rispettano la fiducia che le società riservano per i tifosi. Il fatto che sia una tifoseria “fai da te” non può permettere loro di decidere le
Regole di convivenza sociale, specialmente in una società evoluta in cui l’antisemitismo e il
razzismo non sono più ben accetti.
Martina onorati