Una stagione straordinaria. Una folle e meravigliosa corsa verso l’Europa che conta che tornerà a fare tappa, dopo tantissimi anni, all’ombra della Torre degli Asinelli. Non è una prima volta per la società rossoblù, ma le fattezze dell’impresa clamorosa sono ben visibili negli occhi di addetti ai lavori, calciatori e tifosi di un club che non si sarebbe mai immaginato di vivere sensazioni così incredibili all’inizio di questo campionato di Serie A. Al termine di un’annata passata a respirare l’aria rarefatta dell’alta classifica della massima serie, il Bologna ha conquistato matematicamente la qualificazione alla prossima Champions League. I felsinei tornano a giocare in giro per il Vecchio Continente, passando dalla porta principale, a distanza di tantissimi anni dall’ultima volta. Sarà la seconda partecipazione alla coppa dalle grandi orecchie della storia del club emiliano: ricordate la prima e unica?

Bologna in Champions League: sessant’anni fa la prima e unica volta

(Credit foto – Getty Images)

Sulle orme di un Bologna arcaico che fece impazzire una generazione di tifosi che oggi potrebbe non esserci più. I ragazzi di Thiago Motta hanno regalato alla piazza felsinea un sogno da vivere a occhi aperti centrando la fantastica qualificazione alla prossima UEFA Champions League che recentemente ha modificato il suo format. Sarà la seconda partecipazione della storia rossoblù al massimo torneo europeo di calcio: la prima avvenne, infatti, nella lontana stagione 1964/65 quando il torneo si chiamava, ancora, Coppa dei Campioni.

Dopo aver conquistato lo scudetto nell’anno precedente (ai tempi solo i vincitori dei campionati europei accedevano alla competizione), il Bologna del presidente Renato Dall’Ara, dell’allenatore Fulvio Bernardini e composto in campo da campioni immortali come William Negri, Giacomo Bulgarelli, Harald Nielsen e Helmut Haller partecipò alla Coppa dei Campioni patendo l’eliminazione al primo turno, per mezzo della monetina, dopo tre gare combattutissime contro i belgi dell’Anderlecht. Un destino che i rossoblù di oggi non vivranno: ai felsinei saranno garantite, infatti, almeno otto gare all’interno del maxi girone unico, cambiamento più grande portato dal nuovo format. L’ultima volta che il Bologna aveva affrontato una competizione europea, seppur minore, risale invece a ventidue anni fa con l’Intertoto. Un’attesa enorme colmata con la gioia più grande.

(Credit foto – pagina Facebook Bologna FC 1909)

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