Paolo Villaggio, scomparso a 84 anni il 3 luglio 2017, è stato sposato con Maura Albites per 63 anni, i due si conobbero nel 1954 al Lido di Genova e dal loro matrimonio sono nati due figli Elisabetta e Pierfrancesco. La figlia femmina ha lavorato nel mondo del cinema come regista e nel 2005 ha realizzato un documentario su Franca Valeri. Il figlio maschio, invece, ha intrapreso una strada diversa e intervistato nel 2016 da Vanity Fair sul rapporto col padre disse: “Il confronto con un artista ingombrante come mio padre mi ha inevitabilmente condizionato. Non mi sono mai sentito all’altezza ed è forse per questo che oggi mi ritengo insoddisfatto”. Pierfrancesco Villaggio è nato nel 1962, ha lo stesso nome dello zio, matematico nato il 30 dicembre 1932 e fratello gemello di Paolo.

Pierfrancesco in passato ha avuto problemi con la droga che furono resi noti dopo il suo arresto nel 1986, dalla dipendenza è guarito grazie al sostegno della comunità di San Patrignano.

Intervistato nel 2016 da Vanity Fair, parlando del rapporto con il padre ebbe a dire: “il confronto con un artista ingombrante come mio padre mi ha inevitabilmente condizionato. Non mi sono mai sentito all’altezza ed è forse per questo che oggi mi ritengo insoddisfatto“.

Il legame indissolubile tra Paolo Villaggio e i suoi figli Pierfrancesco ed Elisabetta

Dopo la morte dell’attore, la figlia Elisabetta ha raccontato alcuni aneddoti commuoventi legati al padre: “Eravamo preparati, era ricoverato in clinica dove negli ultimi giorni aveva perso conoscenza e voglie, non mangiava più. Tecnicamente si è fermato il cuore, ma le cause sono dovute al diabete. Una malattia non curata da 30 anni: usciva dagli studi dei dottori e si infilava in negozi di formaggi o dolci”.

Sempre nella stessa intervista, Elisabetta ha descritto Paolo Villaggio come una persona allergica alle regole. Fu proprio lei ad annunciare per prima la sua morte, pubblicando su Facebook una foto dell’attore genovese con lei ed il fratello piccoli e la scritta “Ciao papà, ora sei di nuovo libero di volare”