Esce oggi la terza stagione di Bridgerton: ambientata nell’epoca della Reggenza Vittoriana, la storia si sviluppa dal 1811 al 1820 circa. E, per chi ha l’occhio attento, più si alza il rango sociale dei personaggi, più compare il famosissimo “neo di bellezza”. non c’era bisogno di nascerci: poteva essere applicato o disegnato.
Come nasce il neo di bellezza?
La moda ha il suo culmine nel ‘700, in particolare in Francia. Dove, anche chi non possedeva questa particolare caratteristica, correva ai ripari con metodi all’avanguardia. Infatti, in tantissimi li disegnavano: non solo tondi, ma anche a forma di stella, di cuore o a mezza luna. Anche i materiali utilizzati potevano essere seta, velluto o carta. Altro dato importante è che i nei non erano una prerogativa solo femminile, anzi. Molto spesso erano apprezzati anche dagli uomini, che li portavano durante le occasioni speciali.
Il concetto è andato ad evolversi nel corso del tempo, ma ha sempre mantenuto una certa posizione importante come canone di bellezza della società occidentale. In ogni caso, nel corso del tempo questo “vezzo” è passato dall’essere indispensabile a essere visto quasi come un difetto. Al giorno d’oggi, si lavora sull’accettazione di sè stessi e sul cambiamento del canone di bellezza. Ne è un esempio il viso di Marilyn. Infatti, la posizione che il neo occupa sulla sua guancia è all’incirca equidistante dalla narice e dal punto di congiunzione delle labbra e con essi forma un triangolo equilatero. Marilyn sarebbe stata ugualmente bella se il neo fosse stato quasi a contatto con la narice o con il taglio delle labbra? Concetto che, seguendo i canoni idealistici di bellezza più contemporanei, non si applica a tutti i nei del viso. Ne è un esempio Cindy Crawford, che ha lo stesso neo ma in una posizione differente: il suo viso non risulta più così armonioso.
Marianna Soru
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