Shein non rispetta i diritti dei lavoratori e, a quanto riportato dall’indagine Public Eye, i lavoratori avrebbero orari da circa 70 ore a settimana: la news arriva direttamente dal Regno Unito. Gli attivisti per i diritti dei lavoratori hanno chiesto al prossimo governo britannico di opporsi all’ingresso dell’azienda di moda online Shein nel FTSE, sostenendo che una quotazione a Londra sarebbe “l’ennesimo tradimento nei confronti dei lavoratori di tutto il mondo e del pianeta”.

Shein non dovrebbe entrare nell’indice FTSE britannico

Shein e il non rispetto dei diritti dei lavoratori purtroppo è sotto gli occhi di tutti, e il Regno Unito sta prendendo provvedimenti in merito alla questione. Come riportato dal The Guardian, Alena Ivanova, responsabile delle campagne di Labour Behind the Label, ha dichiarato di aver appreso la notizia di politici britannici di alto livello che corteggiano la quotazione di Shein per 50 miliardi di sterline “con sgomento”, data la mancanza di trasparenza sulla sua catena di approvvigionamento e le preoccupazioni etiche.

A sottolineare la questione è stata l’indagine condotta dal gruppo no-profit svizzero Public Eye, che ha scoperto che i lavoratori che producono capi per Shein lavorano abitualmente più di 70 ore a settimana; le denunce di lavoro forzato nella regione uigura della Cina; e l’“approccio cavilloso dell’azienda all’appropriazione del design”, che ha portato a una serie di cause legali relative a presunti capi copiati.

Mathias Bolton, responsabile del commercio dell’UNI Global Union, che rappresenta le industrie dei servizi in tutto il mondo, ha dichiarato: “Shein non dovrebbe essere premiata con la credibilità di essere quotata nella City, o altrove, data la mancanza di trasparenza nella sua catena di approvvigionamento e le scioccanti notizie di gravi violazioni del lavoro”. Gli attivisti hanno espresso le loro preoccupazioni dopo che il British Fashion Council, i cui membri includono Burberry, Mulberry e il marchio di moda di Victoria Beckham, aveva avvertito che la prevista quotazione di Shein alla Borsa di Londra rappresentava una “preoccupazione significativa” per il settore.

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