Due omicidi e un incendio: è quanto accaduto a Vittoria, nel ragusano, questa notte. Un uomo di 30 anni ha tentato di dare fuoco all’intera abitazione, mirando a uccidere i genitori e i fratelli. Il bilancio è di due donne uccise a Ragusa, dopo che l’uomo, con uno straccio imbevuto di un liquido infiammabile, che ha usato per appiccare l’incendio. Non ce l’hanno fatta la madre e la sorella dell’uomo, che sono morte a Catania a causa delle ustioni. Lui, che secondo una prima perizia soffrirebbe di problemi psichici, è stato fermato dalle forze dell’ordine in aperta campagna, forse mentre tentava di scappare. Nella città la famiglia di origini tunisine era conosciuta per essersi ben integrata: la tragedia lascia impietrita la comunità.
Due donne uccise a Ragusa, una strage famigliare
L’autore dell’incendio, 29 anni, è l’unico rimasto quasi illeso insieme a una delle sorelle, salvatasi perché studentessa universitaria a Torino. Il padre e l’altra sorella sono ricoverati per ustioni rispettivamente sul 40% e sul 60% del corpo. La tragedia sarebbe nata perché lui, a seguito di una lite famigliare, ha ammassato una serie di copertoni di ruote di auto, per poi appiccare l’incendio.
Incendio che ha richiesto diverse ore di lavoro da parte dei Vigili del Fuoco, che alle 2:30 erano ancora impegnati a spegnere le fiamme. Tutta la comunità di Vittoria si dice profondamente addolorata e rammaricata per la scomparsa delle due donne.
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