I simboli contemporanei del lusso mutano con il tempo e stabiliscono un rapporto di continuità con il pubblico. Uno di questi è la graphic tee che con le sue stampe ha narrato la storia moderna, servendosi di immagini all print. Un ruolo fondamentale nella loro storia lo hanno avuto le celebrity che ne hanno reinterpretato il linguaggio estetico ma ancor prima sociale.

Lusso e storia: le origini della graphic tee

La storia mostra, di anno in anno, quanti modelli di un capo specifico possano essere prodotti innovandone l’immagine. La protagonista di questa continua rielaborazione estetica è proprio la graphic tee, che dai suoi primi modelli stampati sulla fine del 1960 realizzati da un piccolo store londinese, ha contribuito alla storia nazionale per poi divenire il simbolo dell’epoca anche fuori dal Regno Unito. I primi ad averla indossata sono i performer degli anni ‘70 che la esibivano nelle apparizioni pubbliche ed in quelle private, abbinandola dai look scenici al classico duo denim e boots. Ma l’ideazione e distribuzione della maglia print risale al duo artistico Tommy Roberts e Trevor Myles, i due autori inglesi di Chelsea che decisero di unire il messaggio sociale allo studio estetico.

Il messaggio comune

Il simbolo muta negli anni e diventa un prodotto a grande distribuzione pur mantenendo il suo immaginario d’origine. La scenografia non è più solo quella cittadina ma arriva anche nei grandi brand, i quali investono in nuove stampe. A tal riguardo la designer Katherine Hamnett dice:

‘’la graphic tee ha accompagnato diverse generazioni. Questa ha contribuito a rendere l’abito un messaggio visivo. E su questo si fonda la concezione moderna di fashion’’

ribadendo il rapporto tra abito e tempo. Una cornice di tessuto sul quale imprimere il proprio messaggio.

Il dialogo con il pubblico

La storia raccoglie diverse graphic tee rimaste iconiche per tutti, tutte le quali condividono lo stesso obiettivo: indirizzare un messaggio sociale. Su quest’ultimo si sono costruite intere collezioni capaci di far dialogare il pubblico del fashion con le istituzioni. Questo è stato reso possibile dall’immediatezza del contenuto. E se il contenuto è così efficace, il contenitore non può che essere lo stesso.

Luca Cioffi

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