Il 34enne Louis Dassilva è stato arrestato per la morte di Pierina Paganelli. L’uomo risulta l’unico indagato per la morte della 78enne, uccisa durante la notte del 3 ottobre nel garage di casa con 29 coltellate. Il suo cadavere era stato scoperto da Manuela Bianchi, nuora della donna e amante del senegalese.
Omicidio Pierina Paganelli, è stato arrestato Louis Dassilva
Louis Dassilva arrestato per la morte di Pierina Paganelli. La Squadra Mobile di Rimini diretta dal commissario capo Marco Masia ha notificato al 34enne senegalese la custodia cautelare. Mentre la nuora di Pierina Paganelli, che ha scoperto il cadavere, è attesa alle 10 di questa mattina in Questura per essere sentita come persona informata sui fatti dal procuratore Daniele Paci.
Louis Dassilva era stato interrogato il 25 giugno dal procuratore Paci; l’arresto è stato eseguito tramite a un’ordinanza del Gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini.
Il movente
In una nota della Procura della Repubblica riminese, come riportato da ANSA, è stato sottolineato il movente:
“Il movente è individuato dal Gip nella relazione amorosa, e nel timore della sua scoperta, che univa come unisce l’indagato Louis Dassilva a Manuela Bianchi. La relazione è stata ricostruita nelle indagini, anche grazie a plurime intercettazioni, comprese quelle telematiche, sia per la fase antecedente l’omicidio che per quella successiva. “il Gip ha concluso, osservando che, se lette all’ unisono tutte le circostanze che connotano li delitto, la posizione dell’indagato si aggrava ulteriormente perché risultano del tutto inverosimili le piste alternative di un ignoto proveniente dall’esterno del condominio”.
Infine, si sottolinea:
“L’azione rileva un movente fomentato da rancori personali, l’azione è stata fulminea e pertanto dovevano essere perfettamente conosciute le abitudini dell’ anziana ed anche i luoghi, conoscenza che a Dassilva era assicurata non solo dal rapporto con Manuela Bianchi, ma anche dalla posizione della finestra del suo balcone, che affaccia sulla rampa del garage e permetteva di assistere all’ arrivo dell’ autovettura della vittima”.
La conclusione del Gip, come riporta ancora l’ANSA, risulta:
” Avvalorata dall’esito negativo delle indagini, espletate per verificare eventuali piste alternative attraverso “investigazioni svolte con accertamenti bancari, acquisizione di tabulati, di videoriprese, assunzione di siti”. Infine, “anche l’ipotizzato collegamento con l’incidente occorso a Giuliano Saponi”, marito della Bianchi, “si è rilevato insussistente, alla luce degli accertamenti tecnici, svolti nel relativo procedimento ed acquisiti agli atti”.
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