“Storytellers” è l’album d’esordio del giovane sassofonista e compositore Simone Alessandrini, in
uscita per l’etichetta Parco della Musica Records, venerdì 17 novembre 2017.
Un’opera prima in cui Alessandrini, al sax alto e soprano, è accompagnato da Antonello Sorrentino
alla tromba, Riccardo Gola al basso elettrico, contrabbasso ed effetti, Riccardo Gambatesa alla
batteria e Dan Kinzelman, al sax tenore in tre brani del disco. “Storytellers” si compone di sette
brani originali e fortemente evocativi che creano un’architettura complessa; un album
decisamente ispirato, in cui i singoli brani sono tessere di un più ampio mosaico narrativo.
Classe 1983, cresciuto ascoltando Zappa e il jazz di Coleman, al suo esordio discografico Simone
Alessandrini si rivela narratore eccezionale in un album netto e visionario, rievocando, tra mito e
leggenda, personaggi popolari sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
Sono cresciuto musicalmente con la passione per i concept album – dichiara l’autore – e vorrei che
questo fosse il primo di una lunga serie, affrontando di volta in volta tematiche diverse.
Sette brani per tessere un’unica trama che si snoda tra comico e tragico, le cui sonorità di ampio
respiro sono alla base di una narrazione che vuole recuperare un pezzo della nostra memoria e
salvarla dall’ oblio. Le composizioni di “Storytellers” hanno una forte impronta melodica e il gruppo
presenta un sound molto compatto e ben definito, vista l’assenza di uno strumento armonico.
Questa carenza diventa il punto di forza, grazie anche alla presenza dei tre strumenti a fiato che
dialogano, scambiandosi la melodia, attraverso linee contrappuntistiche. Inoltre, l’elettronica e
l’utilizzo del basso elettrico richiamano il mondo del rock progressive, allineandosi a quell’ idea in
cui convivono sonorità moderne, e a tratti acide, con il lirismo di estrazione popolare.
In “Storytellers”, la musica è il pretesto per far rivivere dei personaggi con i quali il musicista è
entrato in contatto in modo del tutto casuale: attraverso racconti quasi leggendari tramandati a
San Felice Circeo, dove Alessandrini è cresciuto e Roma, dove è nato.
Non ho pensato – prosegue Simone Alessandrini – di fare una colonna sonora delle storie che
andavo a raccontare, ma piuttosto il contrario, cercando di “vestire” il vissuto con un mio modo di
intendere la musica.
Con i loro nomi degni della fantasia di uno sceneggiatore, ma frutto dell’inventiva popolare, Sor
Vince’, il signor Adriano e Cetto La Mitraglia diventano alcuni dei protagonisti delle tracce di
“Storytellers”, come anche Olga e Nazario, due innamorati capaci di ritrovarsi dopo anni di
distanza, Il gobbo del Quarticciolo, con i suoi eroici atti di sabotaggio contro i tedeschi sulla via
Casilina, passando, infine, per i personaggi de L’imbroglio del cordoglio, paradossale vicenda di una
veglia funebre inscenata per occultare il furto di un maiale. La musica di Alessandrini dona, così,
tridimensionalità a personaggi comuni ma, a loro modo, straordinari che hanno affrontato la
guerra e ne sono usciti a testa alta, con coraggio e dignità.
Alessia Spensierato