Scatta l’allerta NASA: tempesta solare in arrivo sulla Terra, di intensità significativa, attesa entro venerdì 26 luglio. Preoccupazioni tangibili per l’impatto che potrebbe avere sul Pianeta: rischi blackout diffusi.

Tempesta solare, la NASA avverte: possibili rischi

tempesta solare

Il rischio di un blackout totale per televisioni, radio e smartphone è reale: la causa è una tempesta solare che, secondo le previsioni, dovrebbe verificarsi entro venerdì 26 luglio. Scatta l’allarme della NASA che sottolinea i possibili rischi del fenomeno.

Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha emesso un’allerta geomagnetica a causa dell’arrivo di un flusso di vento solare derivante da un buco nell’atmosfera del Sole. Nello specifico, la NASA ha osservato un’eruzione di plasma scuro sulla superficie dello stesso; quest’ultima potrebbe causare dei blackout nei dispositivi che utilizzano la comunicazione satellitare. Si tratta di un “brillamento solare freddo“, riscontrato dal Solar Dynamics Observatory domenica 21 luglio.

Il brillamento solare o anche eruzione solare designa, in astronomia, è una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera ( area che emette luce) di una stella. Durante una tempesta solare il Sole espelle materia dalla sua corona ( parte esterna) generando un forte vento solare dove le particelle ad alta energia colpiscono il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all’espulsione della massa coronale.

La tempesta solare, quindi, è causata dall’attività del sole e nello specifico da espulsioni di massa coronale e da brillamenti. Ma cosa succede quando le particelle prodotte da questi fenomeni interagiscono, rapidamente, col campo magnetico della Terra? I rischi possono essere differenti.

I rischi

I rischi che può comportare una tempesta solare e l’interazione delle particelle emesse dall’espulsione con il campo magnetico terrestre sono diversi. In primis i blackout elettrici che possono essere fonte di disturbo per le comunicazioni radio o satellitari, come per esempio per quanto riguarda operazioni aeree o marittime. E ancora, anche i GPS potrebbero avere dei blocchi o dei malfunzionamenti derivanti dal fenomeno, così come le televisioni e gli smartphone. I disservizi potrebbero colpire, soprattutto, i dispositivi che si servono di comunicazione satellitare.

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