La grande manifestazione velistica si avvicina sempre più con la sua prima tappa della Louis Vuitton Cup. L’importante torneo dedicato agli sfidanti (chi vincerà andrà in finale di America’s Cup contro Team New Zealand, detentore del trofeo) sarà il primo passo verso quella gloria che ogni equipaggio sogna da diverso tempo. Nel lotto dei Challengers non ci sarà soltanto Luna Rossa: uno dei velieri coinvolti è INEOS Britannia che recentemente ha parlato, anche, del nostro catamarano. Ben Ainslie, Chief Executive Officer e skipper, sembra pronto alla sfida alla troupe italiana e alle altre squadre.
INEOS Britannia, le parole di Ben Ainslie: “Luna Rossa sembra in forma”
“Immagino che, come tutti gli altri, i Kiwi in particolare siano il team più in forma dell’ultima edizione della Coppa e credo che, dalle regate che abbiamo visto finora, Luna Rossa e American Magic sembrino andare bene, e ovviamente c’è un elemento di incertezza con i francesi. Ovviamente vogliamo avere una performance simile a quella di New Zealand, quindi sarà affascinante vedere come andrà a finire – ha spiegato Ben Ainslie di INEOS Britannia –. Siamo entusiasti di iniziare a regatare e di conoscere meglio la concorrenza, chi va più veloce e in che tipo di condizioni e, naturalmente, di valutare come saranno le regate man mano che ci addentreremo nei round robin. È la nostra opportunità di misurarci con gli avversari e di iniziare a prepararci per gli incontri. Naturalmente, continueremo ad apportare modifiche all’assetto della barca durante le regate preliminari, poi nei Round Robin e man mano che procediamo nella competizione, quindi è necessario modificare costantemente la barca per cercare di trovare le prestazioni ottimali“.
“Obiettivo? La finale di America’s Cup”
“Penso che sarà inevitabilmente una parte importante dell’esito di questa gara: senza dubbio ci ritroveremo con alcuni team competitivi in certe condizioni rispetto ad altri e Madre Natura, credo, avrà un ruolo importante nell’esito di questa gara, ma detto questo, come team sappiamo che c’è questa variabilità da molto tempo e questo fa parte della sfida progettuale, cercare di proporre un pacchetto che sia sufficientemente veloce nella maggior parte delle condizioni – ha concluso lo skipper di Ineos Britannia -. È un momento importante per il nostro team, come per tutti i team. Difficile spiegare a chi non fa parte del team quanto impegno ci sia nel mettere insieme questi team, nel progettare, produrre, costruire, mettere in acqua e far funzionare queste barche: un enorme lavoro di squadra, quindi credo che tutti debbano esserne orgogliosi e naturalmente tutti vogliamo avere successo in acqua con l’obiettivo finale dell’America’s Cup. Finché non si arriva a quel punto nessuno può rilassarsi”.
(INEOS Britannia)
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