Esistono poche persone appassionate di beauty (ma non solo) che ancora non sanno cosa sia la cheratina, o un trattamento lisciante. In tantissimi infatti optano per questo trattamento per rendere la chioma liscia, morbida e ristrutturata. Ora, una nuova tecnologia ha fatto capolino in tanti saloni, diventando virale sui social. Si chiama nanoplastica capillare, ed è un trattamento che promette di riparare i capelli dall’interno, la differenza con la cheratina è sicuramente la formulazione più organica e meno aggressiva. Inoltre, la sua funzione lisciante sembra essere permanente (mentre la cheratina si divide in due opzioni: solo ristrutturante, o anche lisciante). Questo trattamento è molto simile al botox per capelli, che sigilla poi le cuticole. E rende i capelli più pieni anche grazie all’acido ialuronico.
Come funziona la nanoplastica per capelli: solo in salone o anche a casa?
Con l’obiettivo di “sigillare” i capelli, non solo l’effetto sarà sicuramente più liscio, ma anche più morbido e gestibile. Inoltre, il capello sarà sicuramente più lucente, con il rischio di andare però a creare quell’effetto “piatto”, sconsigliato a chi invece cerca più volume. Come dicevamo, la differenza con gli altri trattamenti liscianti è la formulazione. Infatti, la nanoplastica è priva di agenti chimici aggressivi ma soprattutto di formaldeide. Questo la renderebbe adatta anche a chi è in dolce attesa (c’è chi addirittura la utilizza sui bambini a partire dai 7 anni).
Ma come si realizza? Ovviamente, la prima possibilità è quella di recarsi in un salone che effettua questo trattamento. Ma, come la cheratina, esistono dei kit già pronti per poterla fare a casa. Come sempre, il consiglio è quello di attenersi scrupolosamente alle indicazioni, per non incorrere in danni. Così come la cheratina poi, il trattamento si attiva con il calore, andando a sprigionare le sue proprietà a temperature elevate. Per questo, è molto importante fare attenzione ai passaggi. Infine, pare che il trattamento abbia una durata dai 3 ai 6 mesi addirittura, non necessitando particolari ritocchi (a meno che la chioma non sia riccia, in tal caso si potrebbe presentare il cosiddetto periodo di “transizione”).
Marianna Soru
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