Un futuro instabile nella prossima Formula 1 che verrà. I risultati, d’altronde, non stati positivi per Guanyu Zhou, primo pilota cinese del Circus, che adesso rischia il taglio o la retrocessione a terzo pilota. Uno scenario che l’asiatico per adesso non vuole contemplare: per rabbia, forse, il ragazzo si è velatamente scagliato contro il giovane Oliver Bearman (arrivato in Haas) dichiarando che all’interno della categoria automobilistica più famosa e importante del mondo la nazionalità gioca un ruolo estremamente importante nelle scelte delle scuderie. Parole, certamente, molto pesanti.
Guanyu Zhou, polemica aperta con Oliver Bearman: “La nazionalità in F1 conta…”
“Voglio restare in F1, ma non ho ancora pensato a un possibile ruolo da terzo pilota. La mia mentalità è quella di ottenere un volante da titolare, ho la possibilità del 50% o più di avere un posto. In molte occasioni sono stato un po’ più veloce di Bottas. Ho faticato un po’ per il mio stile di guida aggressivo quest’anno, ma nella seconda parte del mondiale avrò gli aggiornamenti e le cose si aggiusteranno – queste le parole a The Race di un Guanyu Zhou che non accetta di essere messo al muro dalla Formula 1 –. Nel 2021 quando firmai con l’Alfa Romeo, ricevetti tanti insulti razzisti da gente che non aveva seguito la mia carriera. Io ero arrivato terzo in F2 vincendo quattro gare, mentre ora un pilota fuori dalla top10 avrà un sedile in F1, circondato da un grande supporto. Questo dimostra che i pregiudizi sulla nazionalità sono reali (chiaro il riferimento a Oliver Bearman, appena arrivato in Haas). Quando si è asiatici è difficile da cambiare questa mentalità, ma non mi preoccupo per questo. Credo che nessuno si attendesse un pilota cinese in F1 e non credo ce ne saranno altri per i prossimi cinque o dieci anni“.
(Credit foto – pagina Facebook CGTN Sports Scene)
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