Chi è il ministro di Israele che vuole ridisegnare la Cisgiordania? L’inquietante piano di Bezalel Yoel Smotrich.

Negli ultimi mesi, durante il conflitto nella Striscia di Gaza, il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha ampliato significativamente l’influenza di Israele sulla Cisgiordania, un territorio che la comunità internazionale riconosce come palestinese ma che Israele controlla quasi interamente.

Sfruttando il sostegno di estremisti ebraici, il governo di Benjamin Netanyahu ha intensificato la legalizzazione, l’approvazione e la costruzione di nuove colonie israeliane in Cisgiordania, con l’obiettivo di impedire la formazione di uno Stato palestinese.

Chi è il ministro di Israele che vuole ridisegnare la Cisgiordania

Bezalel Yoel Smotrich, leader del Partito Sionista Religioso, un piccolo ma influente partito radicale, è un elemento cruciale nel governo di Netanyahu. Grazie alla sua posizione, ha utilizzato le leggi esistenti e le procedure burocratiche per estendere il controllo israeliano sulla Cisgiordania, requisire terre palestinesi, legalizzare colonie illegali e promuovere un’annessione de facto del territorio, definita come una “vittoria tramite colonie”.

Nonostante la Cisgiordania sia considerata dalla comunità internazionale parte di un futuro Stato palestinese, essa è oggi quasi totalmente sotto il controllo israeliano, con un sistema legislativo separato. Le colonie israeliane, costruite per estendere la presenza israeliana, sono in gran parte considerate illegali dalla comunità internazionale, anche se Israele distingue tra colonie “legali” e “illegali”, le seconde costruite senza approvazione statale ma spesso tollerate.

Il problema sono le colonie di Israele (che arrivano anche nei patrimoni UNESCO)

Le colonie, contrariamente a quanto il termine potrebbe suggerire, sono piccole città con infrastrutture ben sviluppate, fornite anche alle colonie illegali dallo Stato israeliano. Netanyahu, che ha governato Israele per 16 anni complessivi, è sempre stato un sostenitore delle colonie. Tuttavia, dal 2023, alla guida del governo più di destra nella storia del paese, la sua politica di espansione coloniale è diventata ancora più aggressiva, grazie anche al sostegno di figure come Smotrich.

Recentemente, Smotrich ha ottenuto l’approvazione per una nuova grande colonia in Cisgiordania, situata su un territorio patrimonio dell’UNESCO. Celebrando l’approvazione, Smotrich ha dichiarato su X che l’obiettivo è “creare fatti sul terreno” per impedire la nascita di uno Stato palestinese, sottolineando che questo è “l’obiettivo della sua vita”. Da quando Smotrich è al governo, le autorità israeliane hanno approvato la costruzione di 12.000 nuove abitazioni per coloni in soli 18 mesi, contro le 8.000 approvate nei due anni precedenti. Inoltre, ha intensificato i sequestri di terre palestinesi e la legalizzazione delle colonie precedentemente considerate illegali.

Il ministro Bezalel Yoel Smotrich e l’occupazione di Israele in Cisgiordania

Il successo maggiore di Smotrich si è registrato a giugno, quando è riuscito a trasferire la gestione della Cisgiordania dall’autorità militare a un’autorità civile sotto il controllo di Hillel Roth, un suo stretto alleato ed ex colono. Questo cambiamento ha semplificato la creazione di nuove colonie e infrastrutture in territorio palestinese.

Grazie a queste mosse, Smotrich ha trasformato la gestione delle colonie in Cisgiordania, con un approccio strategico e intenzionale. Durante una conferenza a porte chiuse, ha dichiarato di voler generare “cambiamenti strutturali che modifichino il DNA del sistema per molti anni”, integrando queste misure nel contesto legale e politico per evitare l’accusa di annessione formale della Cisgiordania.

La Cisgiordania, occupata militarmente da Israele dal 1967, è rimasta sotto controllo militare per quasi trent’anni. Gli Accordi di Oslo, tra il 1993 e il 1995, avevano previsto una divisione del territorio in tre aree con l’intento di trasferire progressivamente il controllo ai palestinesi. Tuttavia, questo processo non è mai stato completato, e oggi Israele esercita un controllo quasi totale sulla Cisgiordania, con i cittadini palestinesi soggetti alla legge militare israeliana.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine