Il lusso sta lavorando ad un nuovo modello di presentazione delle proprie collezioni con una nuova struttura organizzativa per i futuri eventi. I principali appuntamenti dell’industria si strutturano secondo una nuova forma creativa che coincide con quella produttiva. Così da Milano a Parigi il nuovo programma investe su uno spazio rapportato ai grandi nomi ed alle nuove generazioni creative.
Lusso: i nuovi tempi per nuovi eventi
Il percorso del lusso vede i grandi brand continuare sul modello creativo a più collezioni che distinguono i due guardaroba per genere. I programmi dei prossimi eventi di Milano e Parigi mostrano proprio questo: la nuova organizzaziona. A dirlo è stato lo stesso responsabile di Milano che presenta un nuovo piano ‘’multi formativo’’. La formazione si struttura sullo spazio ed il tempo dedicato ai singoli brand.
Lo spazio degli show
I brand stanno organizzando la loro collezione secondo il programma condiviso. Quest’ultimo serve anche a regolamentare il lavoro, permettendo ad ogni brand di avere uno spazio dedicato. A tal riguardo il responsabile dell’intera riorganizzazione dice:
‘’volevamo permettere ad ogni brand incluso di potersi muovere autonomamente nel tempo a disposizione. Con questo si nota una crescita degli spazi all’aumentare degli appuntamenti in programma. Sono più di 32 e tra show ed eventi possono raggiungere i 60. L’organizzazione è fondamentale per permettere all’evento di raggiungere un grand pubblico sul luogo è lontano’’
ribadendo il rapporto organizzativo tra tempo, spazio e brand. Quando i brand possono riprogettare l’intera immagine del luogo affidato.
Il digitale negli show
Il digitale avrà uno spazio fondamentale anche per Milano che cresce con gli show ma anche con le connessioni digitali. Il programma vede anche la partecipazione di nuovi grandi nomi che si preparano a presentare le loro collezioni anche per schermo. Così il pubblico raddoppia e lo share aumenta. E se l’obiettivo è quello di ingrandire e consolidare i contatti con un pubblico così diverso, il lusso deve porre l’attenzione sul prodotto ma anche sulla sua cornice multimediale.
Luca Cioffi