Nessuno cancellerà mai le brutte prestazioni fatte registrare dagli Azzurri nell’Europeo disputato, per altro, da campioni in carica della competizione. Questo prologo è fondamentale (e sacrosanto) da ricordare prima di analizzare, però, le buone prestazioni che l’Italia ha messo in campo contro Francia e Israele, prime avversarie nella Nations League. Le vittorie contro Blues e israeliani (entrambe in trasferta) hanno mostrato un nuovo volto della selezione guidata dal Commissario Tecnico campione d’Italia con il Napoli: la manovra più fluida e l’aggressività nella riconquista del pallone hanno avvicinato la squadra alla definizione di “spallettiana”. Ma la strada da compiere è ancora lunghissima.
Le parole del CT Luciano Spalletti dopo la sfida contro Israele: “Italia più matura”
“L’Italia ha fatto il suo in maniera splendida – aveva detto Luciano Spalletti durante la conferenza stampa post Israele-Italia –. C’erano tante insidie, loro erano bassi, noi eravamo un po’ stanchi e un po’ meno lucidi. Tutto poteva essere più difficile, il fatto che siamo stati ordinati è stato fondamentale, è stata una squadra non matura, ma maturissima. Anche stasera da un punto di vista tattico abbiamo riconosciuto le posizioni e cerchiamo di fare giocare i giocatori nello stesso modo in cui vengono impiegati nei rispettivi club e infatti alle volte si trovano a occhi chiusi e si è vista la qualità nel possesso palla. Frattesi anche quando non si vede dentro le azioni fa un importante volume di lavoro, aiuta sempre la squadra permettendole di essere in superiorità. Ha grandi qualità nell’inserimento. Kean? L’abbiamo cercato poco: con tutti questi giocatori a centrocampo c’era da tirargli qualche pallata in più in profondità mettendo in mostra la sua velocità. Nel secondo tempo però la partita è cambiata molto e secondo me abbiamo fatto molto bene. Loro sono tornati a dover essere più offensivi e noi abbiamo sfruttato le nostre qualità nella loro metà campo. Abbiamo vinto grazie alla maturità, è un grande segnale per ciò che riguarda la nostra squadra“.
La Nations League per rinascere
Due vittorie importantissime, soprattutto in ottica morale, per Luciano Spalletti, CT che in estate ha vissuto un periodo davvero negativo durante la torrida estate azzurra. La Nations League non è certamente un torneo paragonabile a un Europeo, però potrebbe diventare il perfetto campo preparatorio in vista delle competizioni che arriveranno. Giocare contro formazioni competitive come Francia e Belgio potrebbe aiutare, infatti, nella costruzione della squadra del prossimo futuro. E banalmente: vincere aiuta a vincere. Gli Azzurri sono attualmente a punteggio pieno e nel mese di ottobre potrebbero sfruttare le due sfide casalinghe contro Belgio e Israele per rafforzare ancor di più il primato nel Gruppo 2 della Lega A. Piccoli passi in piccole manifestazioni. Così si rinasce a nuova vita.
(Credit foto – pagina Facebook Nazionale italiana di calcio)
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