Oggi, 25 Novembre, si celebra la giornata nazionale contro la violenza sulle donne. I dati sono in calo rispetto agli anni precedenti, ma comunque allarmanti. Le forze dell’ordine: “E’ un crimine contro l’umanità che va prevenuto”.

Credits: il messaggero.it

I dati sono allarmanti. Si contano 84 omicidi di donne nei primi nove mesi del 2017, una cifra minore se consideriamo l’anno scorso: nello stesso periodo, potevamo contarne ben 109, tra cui 61 avvenuti in ambito familiare e 31 considerati femminicidi.

Questi sono i dati aggiornati forniti dalla polizia sugli omicidi volontari, premeditati, senza però considerare quelli avvenuti negli ultimi due mesi.
Secondo il rapporto Eures in 10 mesi sono state 114 le donne uccise.

Mentre sfogliando le pagine di cronaca, sono solamente 3 negli ultimi giorni…

Maddalena Favole, 84 anni, uccisa domenica dal figlio in provincia di Cuneo; Anna Lisa Cacciari trovata morta lunedì nella sua cosa a Bubrio e Marilena Negri, la 67enne, accoltellata ieri al parco Milano.

Le cifre degli ultimi 10 anni, dicono che gli omicidi volontari diminuiscono nel nostro Paese, ma non quelli in cui la vittima è donna, che erano, infatti, 150 nel 2007 e 149 nel 2016. Di conseguenza è aumentata la percentuale rispetto al totale, dal 24% degli omicidi nel 2007, al ben più grave 37% nel 2016. Il 73% avvengono tra le mura di casa e nel 56% dei casi l’assassino è il partner o l’ex partner. Ci sono poi quelli che le forze dell’ordine chiamano ‘reati spia’: stalking, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali. Tutti in calo quest’anno. Le denunce per stalking sono state 8.480 tra gennaio e settembre 2017, in calo del 15,76% rispetto alle 10.067 nello stesso periodo del 2016; i maltrattamenti in famiglia sono stati 9.818 a fronte di 10.876 nello stesso periodo del 2016; le violenze sessuali (di cui oltre il 90% su donne) 3.059 a fronte di 3.095 nello stesso periodo del 2106 (- 1,16 %).

Ma cosa c’è alla base? Perché avvengono?

“Questi reati sono indici importanti di un rapporto uomo-donna malato, che può pericolosamente degenerare”, queste le parole della polizia.

Credits: puorfemme.it

L’uomo non regge il confronto, e la sua impotenza di fronte all’energia vitale di una donna di oggi, sempre più indipendente, intraprendente e forte, che costruisce la sua identità di donna sulla propria immagine interna, libera dai ruoli di madre, figlia, moglie, imposti da sempre, dalla società, spaventa l’uomo. La violenza sembra l’unico modo per prevalere.
Forse è sbagliato chiamare “uomo” chi annichilisce e violenta una donna. Chi teme di fare rapporto con il mondo femminile ha ben poco al suo interno che possa definirsi “uomo”.

I dati emersi sono tutti in leggera flessione, ma vanno letti con estrema attenzione. Spesso non viene considerato un “numero oscuro”, così viene definito dal Capo della Polizia Franco Gabrielli, di chi non denuncia perché pensa ai propri figli, alle conseguenze che comporta, e alla vergogna in pubblico…

“Noi forze di polizia interveniamo quando il male è acuto e si manifesta. Ma questo genere di reati, che sono in fondo dei crimini contro l’umanità prima ancora che con la repressione deve essere affrontato con la prevenzione“.

La prevenzione si fa con l’informazione e con le politiche sociali.

Oggi si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, indetta dall’Onu nel 1999. In questa occasione non mancano numerose iniziative in tutte le città.

“Non una di meno” è la manifestazione nazionale che si terrà a Roma. Oltre alla manifestazione, le organizzatrici, propongono un piano di “cambiamento strutturale” nel mondo della scuola, nella sanità, nel lavoro, nei media e nella giustizia.
Verrà inoltre aperto Montecitorio solamente alle visitatrici per l’evento #InQuantoDonna, voluto da Laura Boldrini.
Inoltre, in tutta Italia, la Marina Militare illuminerà di arancione i suoi palazzi storici e monumenti.

Un giorno per celebrare la bellezza della donna.
Per riflettere sulla bellezza del rapporto d’amore tra un uomo e una donna, che sia pari, che sia vero e in continuo cambiamento.
Senza prevaricazioni, senza lotte. L’amore vero tra un uomo e una donna muove il mondo. La violenza è degli impotenti, per questo va prevenuta e isolata.

Martina Onorati