Lo scioglimento dei ghiacciai nell’arco alpino sta ridisegnando la geografia della regione del Plateau Rosa, un vasto pianoro ghiacciato situato a sud-est del Cervino. A causa del cambiamento climatico la linea di confine naturale tra Italia e Svizzera, basata sulla presenza del ghiaccio, sta progressivamente spostandosi, costringendo dunque i due Paesi a rivedere la loro delimitazione territoriale.

Il confronto tra governo italiano e svizzero negli anni passati aveva portato a qualche attrito, che si era comunque risolto tra il 9 e l’11 maggio del 2023 quando il Comitato per la manutenzione del confine nazionale tra Svizzera e Italia aveva discusso la ridefinizione del confine nell’area del Plateau Rosa in corrispondenza della Gobba di Rollin, che lo delimita a sud, e della Testa Grigia che lo delimita invece a ovest. Il confronto aveva anche riguardato l’area del rifugio Jean-Antoine Carrel, che si trova nel comune di Valtournenche in Valle d’Aosta. La convenzione ha richiesto diverso tempo per essere ratificata da parte della Svizzera e si è ora in attesa che il governo italiano faccia altrettanto. Non ci sono ancora molti dettagli, ma in diversi punti il confine sarà spostato verso l’Italia di alcune decine di metri, portando quindi la Svizzera ad avere un po’ più di territorio. Il cambiamento non dovrebbe comunque avere particolari conseguenze per le strutture costruite negli anni, come funivie e teleferiche, in uno dei comprensori sciistici più grandi e articolati delle Alpi occidentali.

Nella scorsa settimana, il Consiglio federale svizzero ha approvato una nuova convenzione per rettificare il confine con l’Italia nella zona del Plateau Rosa. Il cambiamento riguarda aree cruciali come la Tête Grise, il rifugio Carrel e il Dos de Rollin, coinvolgendo impianti sciistici e rifugi frequentati da turisti e alpinisti. Anche l’Italia si prepara a ratificare l’accordo, che riflette interessi economici e logistici condivisi.