Nonostante l’azzardo compiuto dall’Iran, analisti e cittadini sono pienamente convinti che Israele possegga le armi per poter letteralmente cancellare un intero Paese. Ad oggi, infatti, il quantitativo di ordigni abbattuti dall’Idf è sconosciuto. Mentre il numero di ordigni posseduti da Israele è “segreto militare”. Il Paese però è fermamente convinto di proseguire con il suo attacco, anche se questo mette in difficoltà i rapporti con uno dei suoi maggiori alleati, l’USA. Joe Biden su Israele infatti si è detto fermamente convinto di non voler, eventualmente, proseguire in quella che potrebbe diventare una vera e propria guerra nucleare.
Israele pronto al nucleare, Biden si ferma: “Non sosterrei attacco a Iran”
“Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l’asse del male dell’Iran, che cerca di distruggerci. Questo non accadrà, perché saremo uniti e, con l’aiuto di Dio, vinceremo insieme”, ha assicurato in un messaggio video il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Il Presidente ha piena coscienza di quelli che ormai sono diventati pessimi rapporti con il presidente del Paese suo maggiore alleato, gli Stati Uniti. Perché sa che gli obiettivi del suo esercito stavolta dovranno necessariamente essere decisi e condivisi con Joe Biden. Il presidente Usa è stato tirato dentro inevitabilmente quella che gli analisti israeliani definiscono “la trappola di Bibi”. Ma ha avvisato a distanza il primo ministro dichiarando che “non sosterrebbe un attacco ai siti nucleari iraniani”. Subito prima di un colloquio telefonico con lo stesso Netanyahu. Il nucleare può essere solo oggetto di diplomazia.
Marianna Soru
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