Con l’arrivo dell’inverno, la prospettiva di investire denaro per i riscaldamenti affligge in modo particolare chi deve provvedere in autonomia e non a livello condominiale. Va verificata l’efficienza della caldaia, controllati i caloriferi e magari cambiati anche i vecchi infissi. Tuttavia, alcuni investimenti durano a lungo.
La caldaia
Le caldaie a condensazione stanno ormai soppiantando i vecchi modelli: il vantaggio in effetti è duplice. Da un lato non vengono immessi nell’ambiente fumi eccessivamente inquinanti, dall’altro il maggior risparmio è garantito. Ma come funziona questa tecnologia di cui si parla così spesso?
Durante il funzionamento della caldaia, all’interno vengono raggiunte temperature meno alte, rispetto ai modelli più vecchi, e il cosiddetto calore latente, tramite uno scambiatore, si ricondensa, letteralmente, così da essere immesso di nuovo in circolo.
Gli sprechi vengono quindi ridotti al minimo e le temperature raggiunte in questi modelli sono inferiori. Le caldaie a pompa di calore utilizzano l’aria esterna anziché l’energia fossile, tuttavia esiste il modello ibrido che impiega entrambe le tecnologie. A seconda delle esigenze personali, per esempio se si desidera avere persino acqua calda sanitaria, è possibile mixare queste due funzionalità al fine di risparmiare energia elettrica.
Gli infissi
Avere un’ottima caldaia, dei condizionatori di ultima generazione e magari un buon impianto a pavimento, ma infissi poco coibentati può significare spreco di energia. Delle finestre piuttosto vecchie possono far fuoriuscire il calore prodotto in casa, oltre a lasciar penetrare freddo e umidità.
L’ideale sarebbe isolare le stanze con doppi vetri e infissi nuovi. Tra i materiali migliori c’è ad esempio il PVC, un polimero estremamente resistente che ha gran longevità e necessita di poca manutenzione.
Anche il legno, oltre ad essere un ottimo isolante, “arreda” gli infissi con quel tocco rustico che molti amano. Può tuttavia temere l’umidità, quindi ha bisogno di una certa manutenzione.
Infine ci sono i modelli in alluminio, che costano meno e possono isolare discretamente a patto che abbiano lo spessore giusto.
Buone abitudini
Oltre a riscaldare gli ambienti quando serve davvero, si può approfittare delle ultime tecnologie che consentono di programmare caldaie e condizionatori d’aria. Le impostazioni che si possono dare riguardano l’orario di accensione e spegnimento, oltre alla temperatura che si desidera raggiungere.
Esistono comandi vocali e a distanza e in molte caldaie moderne addirittura la possibilità di scegliere preventivamente se e quando erogare l’acqua calda sanitaria, magari provvedendo al solo riscaldamento.
La temperatura interna, poi, non dovrebbe mai superare i 20 gradi centigradi per essere ideale, sia di giorno che di notte. In tal senso, le stanze vanno comunque areate anche nelle stagioni più fredde, avendo cura di provvedere al ricambio di aria in ore centrali, quando il clima è meno rigido.
Ci sono molte piccole attenzioni che aiutano a riscaldare la casa senza sprechi o danni per l’ambiente: come evitare di coprire la parte superiore dei termosifoni, così da non bloccarne il calore, oppure cercare sempre di regolarli con le apposite manopole se condominiali, spegnendo quelli delle stanze dove non si sosta.
Con un po’ di cura, l’inverno potrà essere alle porte, ma non… alle finestre o in casa!