Matteo Berrettini è uscito di scena al secondo turno del Rolex Shanghai Masters, il torneo Atp 1000 (con montepremi pari a 8.995.555 dollari). Berrettini, 44 del mondo, si è arreso di fronte al danese Holger Rune, numero 14 del ranking internazionale e 12esima forza del tabellone, con lo score di 4-6 6-4 6-3. Fra poco in campo Flavio Cobolli, opposto allo svizzero Stan Wawrinka
La partita di Berrettini del Masters 1000 di Shanghai contro Rune
Un primo set che si potrebbe definire chirurgico quello condotto da Berrettini, che con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato. Nell’unico game dove si sono registrate palle break – il nono – strappa il servizio a Rune e poi tiene il proprio turno di battuta quindici nel gioco successivo, chiudendo 6-4 in 37 minuti di gioco. Una buona resa con la prima di servizio che vale l’85% dei punti nonostante sia entrata solamente nel 52% dei casi, aiutato dal 75% dei punti ottenuti anche con la seconda.
L’andamento del secondo parziale è molto simile al primo, ma opposto nel risultato: a trasformare le uniche palle break concesse nel set è stavolta Rune, che nel decimo gioco sfrutta il secondo set point su uno slice di Berrettini che finisce largo e chiude 6-4 in 38 minuti di gioco. Si continua a giocare pochissimo in un match che è piuttosto rapido, in un secondo set che vede i 6 ace di Berrettini da un lato e il 93% di punti ottenuti con la prima di Rune dall’altro.
Nel terzo e decisivo set, la consuetudine si spezza subito in avvio con una palla break salvata da Rune nel game d’apertura con un gran rovescio in contro balzo. Superata la difficoltà iniziale, il tennista danese tiene piuttosto agilmente i successivi tre turni di battuta concedendo appena un ‘quindici’ e nell’ottavo gioco strappa ancora il servizio a Berrettini, su un errore piuttosto grossolano in occasione della terza palla break del game. Andato a servire per il match sul 5-3, Rune non trema e chiude al primo match point utile tenendo a trenta il proprio turno di battuta.