Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno annunciato questa mattina che un comandante del quartier generale di Hezbollah a Beirut è stato ucciso ieri in un attacco aereo. Israele afferma che Suhail Hussein Husseini “ha svolto un ruolo cruciale nei trasferimenti di armi tra l’Iran e Hezbollah” ed è stato responsabile della distribuzione delle armi tra le unità di Hezbollah.

Si dice anche che Husseini abbia coordinato gli attacchi contro Israele da parte del Libano e della Siria e che fosse membro del consiglio della Jihad, il consiglio di alta dirigenza militare di Hezbollah.

Ucciso il comandante di Hezbollah

Nelle ultime ore, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso un comandante di Hezbollah in un attacco avvenuto ieri nella zona di Beirut.

Si sono verificate altre esplosioni ieri sera nella capitale del Libano: i media libanesi hanno riferito di almeno 10 attacchi aerei a Dahieh, sobborgo meridionale di Beirut considerato una roccaforte di Hezbollah.

Nel nord di Israele, le sirene di allarme razzi sono continuate durante la notte e diverse altre città sono state dichiarate zone militari chiuse. Hezbollah in precedenza aveva dichiarato di aver preso di mira la periferia di Tel Aviv con dei razzi, e Israele ha affermato che Hezbollah aveva sparato 190 proiettili entro la sera di lunedì.

Almeno 21 persone, tra cui cinque bambini e due donne, sono morte durante un raid israeliano notturno nel centro di Gaza. Lo riferisce – come riporta il Guardian – l’ospedale dei martiri di Al Aqsa, dove sono stati portati i corpi. Due i bombardamenti che hanno colpito le case nel campo profughi di Bureij. Ci sono anche circa una dozzina di feriti, tra cui diversi bambini, e i soccorritori temono che ci siano altre persone sotto le macerie.