Baruti – Dal greco “polvere da sparo“. Combinando novità e familiarità, i loro profumi sfidano le convenzioni, ma si fanno amare dall’ambiente circostante. Radicata nel subconscio, ogni fragranza è progettata per scatenare l’immaginazione e portarci in un accattivante viaggio olfattivo.

Ogni fragranza è come un’esplosione di profumo sulla pelle. I profumi sono forti, memorabili e intensi! Con sede nei Paesi Bassi, BARUTI è nata dall’amore per l’arte della profumeria (2015). Il loro stile distintivo è quello di combinare creatività e vestibilità. Si impegnano a creare profumi che incuriosiscono, muovono e ispirano le persone.

L’ispirazione può provenire da molte cose, reali o immaginarie, ma si riduce sempre al tentativo di catturare una sensazione particolare e tradurla nel linguaggio del profumo.

Le Fragranze Baruti

Oh My Deer : Simpatico gioco di parole nel nome. Infatti predomina, in questa fragranza un sentore di animalico di pelle e non solo…
All’inizio e per un solo attimo mi è sembrato di percepire quasi della mandorla, anche se non annunciata. Cuoiato, fumoso, a tratti fresco/verde nel cuore.

Laurakimou! : Nella collezione di Baruti è un po’ una voce fuori dal coro. Super dolce ai frutti rossi, soprattutto fragola. Sembra davvero di percepire la nota di champagne annunciata, come se fosse un Rossini. Il tutto è smorzato inizialmente dal cuoio.

Mono No Aware : Vorrebbe dire, dal giapponese, più o meno “partecipazione emotiva alle cose”. Non è per niente come me lo aspettavo. All’inizio sembra di ricevere una manciata di terreno sul viso, poi viene fuori pian piano una nota muschiata, talcata e verde (ma non come accordo, proprio come colore) che lascia alle sue spalle la terra di poco fa. Fino a farla sparire.

Perverso : Un profumo da CEO, rispettabile e durə all’apparenza. Tabacco, rum e storace entrano prepotentemente. Del caramello solo la parte bruciacchiata. Sembra imperversare della liquirizia dolce anche se non è presente. Sul fondo è leggermente muschiato.

Hot Cotton : All’inizio un po’ alcolico, forse voluto. Poi, non so come, ma il nome calza alla perfezione la sensazione che il profumo vuole trasmetterci. Penso ad una camicia calda, appena uscita dall’asciugatrice. Vi è ancora qualche residuo di un profumo fougere ed esperidato, poi un colpo di ferro da stiro e ne resta il profumo del calore. Super interessante!

Chai : Mi esprime sensazioni di “tenerezza”. L’impatto è forte, grazie ai chiodi garofano che restano protagonisti per tutta la performance. In fondo, finalmente, un latte alla vaniglia.

Dama Koupa : Dal greco “Regina di Cuori”. Sofisticato e femmineo, apre con sfumature molto vintage che definirei anche animaliche e secche, per un tratto. Poi assume il suo cuore poudré e pulito, con accenni balsamici. C’è chi lo assocerebbe all’odore di un rossetto.

Berlin Im Winter : Tantissimi e verdi aghi di pino, messi subito a bruciare con delle resine e del caffè per creare un confortevole falò. Viene fuori un fumo quasi fruttato, forse per la presenza della prugna, anche se lo percepisco più verde, come se ci fosse del fico nel cuore.

Indigo : Delle resine (mastice, olibano, ambra) super balsamiche vogliono trasmetterci la serenità di un volo a cielo aperto, scappando dal caos della città. Ci riescono soprattutto nel dry down metalico ed aldeidato.

NOOUD : Che sta proprio per l’assenza di Oud, nonostante sembri fare capolino per tutta la performance. L’ho associato subito al Far West. In apertura un bicchiere di whiskey, poi a cavallo su una sella scamosciata ed infine un imprevedibile sentore muschiato.

Onder De Linde : Ispirato al quadro “La Lattaia”, annusandolo ho immaginato una pera caramellata nel miele. LA sua dolcezza viene però smorzata dal vetiver, chiudendo la fragranza con note fresche e pulite date dal tiglio. Qui, il naso è riuscito a ricreare artificialmente estratti di fiori di cui non disponeva.

Tindrer : Un profumo nostalgico che parte con note verdi e fruttate. Anche qui ci sento del fico, non annunciato come in “Berlin Im Winter”. La fragranza evolve verso scie talcate grazie alla violetta ed al muschio. Si ispira ad una canzone omonima ed all’ossimoro di una tensione calma, alla vista di un fulmine lontano.

Voyance : Come il paradosso della chiaroveggenza, il brand Baruti ha voluto dar vita a questo profumo senza genere. Vengono uniti accordi super maschili ed altri super femminili. Infatti sentiamo lo sposalizio di una tuberosa cremosissima con dei legni molto secchi. Si alternano ad entrare in scena durante l’evoluzione, per poi fondersi divinamente.

Vivi, sogna e ricorda attraverso il tuo naso!

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