Sarà Djokovic-Sinner la finale del Masters di Shanghai. Il n°4 del seeding ha superato lo statunitense Taylor Fritz (7 del tabellone) con i parziali di 6-4, 7-6 in poco meno di due ore di gioco. Da verificare le condizioni fisiche, con Nole che ha accusato un problema fisico alla schiena nel finale di 2° set. Il serbo vince per la 10^ volta contro l’americano in altrettanti precedenti e si presenterà domenica con l’obiettivo di conquistare il 5° titolo a Shanghai, ma soprattutto il 100° a livello ATP. Di fronte avrà Jannik Sinner, 1 del mondo: tra i due ci sono 7 precedenti, con Nole che guida 4-3 ma che ha ha vinto tre degli ultimi quattro, compreso l’unico del 2024 (semifinale Australian Open).

La stagione di Sinner, ormai, si commenta da sola. Jannik giocherà l’ottava finale del 2024 e per ora l’unica sconfitta è arrivata settimana scorsa, a Pechino contro Alcaraz, al tie break decisivo. Anche il pericoloso Machac, in grado di battere Carlos ai quarti ma anche Tommy Paul agli ottavi e Djokovic a maggio a Ginevra, ha sbattuto contro il muro invalicabile. Pur mostrando tutto il suo potenziale in diversi frangenti del match, confermandosi come un giocatore a tratti unico e molto interessante, il 23enne ceco (compirà 24 anni domani) si è dovuto arrendere in due set. Sinner, come i più grandi campioni, è così: anche davanti ad avversari pericolosi, riesce a trovare la chiave per far girare le partite dalla sua parte.

Djokovic avverte Sinner: “Sfidare i giovani mi motiva”

Il serbo lancia poi il guanto di sfida a Jannik Sinner. I due potrebbero infatti sfidarsi proprio in finale a Shanghai: “Questo tipo di partite contro i teenager mi motivano molto”, spiega Djokovic “Mi spingono a trovare le energie, a mostrare al mondo che posso ancora giocare partite lunghe contro avversari giovani. Sono felice di aver vinto questa sfida“. Lo strsso Nole torna poi sul match vinto in rimonta con Mensik: “Alla fine del primo set ero un po’ teso“, rivela l’asso serbo. “Fino a quel momento non stavo giocando il mio tennis migliore, ero un po’ deluso per non essere riuscito a vincerlo. Ma nel secondo ho reagito molto bene e l’ho chiuso 6-1. Nel terzo ho avuto tante occasioni nei suoi turni di battuta, ma il servizio di Jakub è ottimo, ha potenza, velocità e precisione. Lo conosco da tre, quattro anni, ho seguito la sua ascesa in classifica, il suo sviluppo. È un ragazzo educato e di grandissimo talento, un grande prospetto con un luminoso futuro“.