Una giovane autrice alla sua prima pubblicazione, e un libro di poesie da leggere tutto d’un fiato. “Retina” di Rosa Fusco è una pubblicazione di Controluna, casa editrice napoletana che da spazio ad autori emergenti. Lei, classe 2002, ha cercato di portare in pagine scritte i suoi ricordi più profondi di bambina, con le poesie. Questa raccolta, divisa in tre parti, racconta la storia di se, della sua famiglia, e del suo rapporto con il mondo. E la dedizione nei confronti degli altri è anche ampiamente dimostrata: la percentuale del ricavato destinata all’autrice del libro andrà al progetto Medea, organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del Distretto 2101 del Rotaract.

Rosa Fusco e la sua “Retina”: uno sguardo sul mondo

Bisogna prendersi cura del mondo aprendosi a esso, solo tramite la sinergia che ci connette alla natura. Questa è l’idea di Rosa, che nella prima parte si occupa un po’ di togliere la “patina dolorosa” del mondo: purtroppo esiste tanto dolore, la nostra irrequietezza nel dire che noi esistiamo, la morte. Vorrebbe cercare un punto di vista differente per sviscerare questo dolore, e non creare ulteriore differenza o disparità. Un altro aspetto che l’autrice cerca di illuminare è anche il concetto di carità, cristiana quasi: la triade delle parti vuole richiamare questo concetto. In un climax che analizza prima la società, il mondo che ci circonda, in un contesto ampio e globale. Mentre la seconda parte è dedicata alle persone, al singolo individuo. Le persone ci aiutano a comprendere questa globalità, le persone ci permettono di farci evolvere e permetterci di amare.

Ogni nostra azione infatti, ha come finalità quella di amare e di sentirci amati. L’amore, secondo Rosa, è il motore del mondo. E questo si evince dai versi, carichi di amore in senso non solo carnale, ma globale: il “voler bene” passa per le relazioni. In che senso? L’uomo è un essere relazionale, e soprattutto umano. L’uomo cerca una comunicazione con la natura per intraprendere una relazione, che si sviluppa in questo senso in distinzione tra uomo e essere umano, che diventa tale nel momento in cui si relaziona con gli altri. “Nonostante le differenze”, come afferma la stessa autrice. E la natura ci riporta, in uno schema quasi circolare, a uno scambio reciproco di bellezza, in continuo movimento, proprio come il mondo in cui viviamo.

Le parole dell’autrice: Rosa Fusco e la sua “Retina” del mondo

“Per comprendere questo libro è forse necessario capire quali sono le mie radici e come ho iniziato a scrivere. Era una domenica, e io ero piccola: avevo circa otto anni e mi sono trovata un pomeriggio da sola. Io, presa dal momento di calma e dalla noia, di quelli dove appunto da piccolina la domenica rimanevo sola e saliva un po’ di malinconia. Allo stesso tempo questi momenti mi emozionavano, e sentivo che c’era qualcosa di più da scoprire e da comprendere: sentivo dentro di me che avevo qualcosa da dire, e qualcosa da dover dare a quella situazione, quella bellezza della stanza. Ho preso un foglio e mi sono messa a scrivere. La prima poesia riguardava qualcosa di quasi strano; ricordo farfalle e marinai… Lì, in quel momento, mi sono sentita in comunione con il mondo.”

“Scrivere per me è comprendere il mondo: è come una ricerca che io faccio, e scrivo per buttare fuori ciò che ho dentro e integrarlo al mondo esterno e ciò che mi sta intorno. I miei occhi, da qui “Retina”, vanno oltre. E mi permettono di prendermi cura delle cose, come se fosse il mio “urlo” per dire a tutti quanti che sono viva.”

Marianna Soru

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