Cosa prevede la nuova legge di bilancio? In poche parole si conferma della deduzione maggiorata al 120% (o al 130% per i lavoratori fragili), ma spalmata su tre anni, a condizione che vi sia un incremento annuale degli occupati. Nella bozza di manovra prevista anche la proroga della cedolare secca dimezzata al 5% per i premi di produttività entro 3mila euro d’importo, per redditi fino a 80mila euro. La misura vale per il 2025-27. Confermate le norme sui congedi parentali. Arriva una carta per i nuovi nati, mille euro ai genitori con reddito entro i 40mila euro. Si rafforza il bonus asilo nido anche prevedendo l’esclusione dell’assegno unico dall’Isee. Nel Mezzogiorno confermati gli incentivi per assumere giovani e donne che saranno riconosciuti ai rapporti di lavoro attivati nel 2026-27. Fringe benefit maggiorati per i neo assunti che trasferiscono la residenza di oltre 100 chilometri.

La nuova legge di bilancio, i punti cardine

Le due colonne portanti della nuova legge di bilancio sono la trasformazione in senso strutturale del taglio al cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e dell’Irpef a tre aliquote che avvantaggia tutti i redditi medio-bassi. Sul primo strumento, la nuova versione manterà inalterati i vantaggi attuali per i redditi fino a 35mila euro, ottenendoli però con un nuovo mix fra tagli contributivi e aumenti alle detrazioni sul lavoro dipendente (dai 20mila euro di reddito in su) e aggiungerà un decalage per chi guadagna fra 35mila e 40mila euro. Per l’Irpef a tre aliquote l’intervento è in due tempi: per ora è certa la replica dell’assetto attuale, ma la seconda aliquota (per i redditi fra 28mila e 50mila euro) potrebbe scendere dal 35 al 33% se il concordato darà le coperture sufficienti: una norma gancio è nel decreto fiscale collegato alla manovra, ma per completarla mancano 1,5 miliardi.

La manovra conferma e potenzia le misure sui congedi parentali. Viene introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” che riconosce mille euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza anche il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’Isee.Tra le misure di carattere sociale, la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali

La versione di partenza del pacchetto pensioni della manovra, in attesa del testo finale, prevede la conferma di Quota 103 in versione contributiva, di Ape sociale e di Opzione donna “selettiva”. Viene poi rafforzato, con una forma di detassazione, il cosiddetto bonus Maroni per favorire la permanenza al lavoro dei lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per il pensionamento. Questi incentivi riguarderanno anche il pubblico impiego dove, d’intesa con le amministrazioni di appartenenza i dipendenti pubblici potranno restare al lavoro, su base volontaria, uno o due anni oltre il limite pensionabile. Previsto anche un mini-piano per rafforzare la previdenza integrativa, partendo da una nuova fase di «silenzio assenso» per destinare il Tfr ai fondi pensione. Possibili interventi anche sulla deducibilità e sul “mix” previdenza obbligatoria e complementare. Non scatteranno nuovi tagli alle rivalutazioni degli assegni. Ci sarà invece un mini-ritocco delle «minime».