Il ginocchio è un’articolazione molto importante per l’essere umano. Si tratta, infatti, di quella parte del corpo che permette di sorreggere interamente il peso del busto in modo da favorire la camminata e lo svolgimento dei normali movimenti della gamba. È una zona che viene molto sollecitata durante tutto l’arco della vita e per questo è più soggetta a problematiche e dolori rispetto alle altre parti del corpo.
Oggi però, grazie alla tecnologia ed agli immensi passi avanti degli ultimi anni è possibile dare sollievo ai pazienti affetti da particolari problematiche. Un consulto con un professionista, come Vinicio Perrone, specialista ortopedico, è la base di partenza per affrontare un percorso di terapia e guarigione che permetta di recuperare in pieno le funzionalità del ginocchio.

La protesi mininvasiva di ginocchio

La medicina ortopedica può oggi contare su un insieme di nuove tecniche chirurgiche messe a punto con sempre maggior precisione. Il loro scopo è quello di permettere al paziente di recuperare totalmente la capacità di movimento e la salute del ginocchio.
In particolar modo la tecnica più utilizzata è quella detta mininvasiva di protesi di ginocchio grazie alla quale è possibile operare privilegiando protesi innovative che possono essere impiantate nei pazienti con un intervento non invasivo e tollerabile. Queste protesi di ultima generazione vanno a sostituire l’articolazione usurata con una nuova artificiale.

La protesi di ginocchio mininvasiva è consigliata soprattutto a quelle persone che per problemi fisici o per l’età avanzata mal sopporterebbero un intervento più invasivo. Può rappresentare un grande aiuto anche per i più giovani e per gli sportivi, che avranno la possibilità di riprendere velocemente gli allenamenti e l’attività agonistica.

Il percorso Fast-Track

Il procedimento di protesi di ginocchio con tecnica mininvasiva si associa alla tecnica detta Fast-Track. Il percorso Fast-Track è un particolare procedimento che sta trovando nel corso del tempo sempre maggiori consensi nell’ambito medico.
Percorso Fast-Track sta a significare letteralmente percorso rapido e può essere definito come quel protocollo di intervento che si svolge non solo a livello pratico e fisico ma anche psicologico.

Quando si iniziano ad avvertire problemi al ginocchio, dolore e difficoltà di movimento è importante intervenire immediatamente. All’inizio, infatti, la patologia può essere tenuta sotto controllo con una riabilitazione mirata, tecniche infiltrative e correzioni allo stile di vita.
Se il dolore inizia a diventare per il paziente davvero troppo pesante da sopportare, tanto da rischiare di andare a compromette irrimediabilmente il normale svolgimento della sua vita, è il momento di iniziare a pensare alla chirurgia. A quel punto, l’unica soluzione si prospetta essere l’impianto di una protesi di ginocchio.

Come si svolge la protesi di ginocchio e il percorso Fast-Track

La protesi di ginocchio con tecnica mininvasiva è una soluzione permanente che garantisce numerosi vantaggi mentre sono praticamente assenti le controindicazioni.
In sala operatoria, al momento dell’impianto artificiale della nuova articolazione, il chirurgo ortopedico opera con delle piccole incisioni, in grado di rispettare l’anatomia del corpo del paziente. Le ferite ed i tagli saranno davvero impercettibili e non comprometteranno in alcun modo la funzionalità dei muscoli.

Il dolore dopo l’intervento è molto lieve e questo contribuisce a far sì che il recupero sia rapido e veloce. Grazie al percorso Fast-Track, il paziente, già solo dopo sei ore dall’intervento, verrà subito invogliato a fare fisioterapia e questo contribuirà di gran lunga a migliorare le sue condizioni.

Il giorno seguente inizierà poi la fase della riabilitazione attraverso l’utilizzo dei bastoni canadesi. Circa tre giorni dopo l’intervento protesico (da valutare ovviamente in accordo con il medico) il paziente può lasciare in autonomia l’ospedale e riprendere gradualmente tutte le sue quotidiane attività.