Shaila Gatta è arrivata al Gran Hermano insieme a Lorenzo Spolverato: i due inquilini trascorreranno una settimana tra le mura della casa di Madrid, nello scambio di concorrenti tra i due reality, che ha portato Maica Benedicto a varcare la porta rossa del loft di Roma.
Nella puntata andata in onda ieri sera su Telecinco, l’ex velina di Striscia ed il modello hanno fatto il loro ingresso al Gran Hermano. I due si erano dichiarati single, ma gli inquilini iberici hanno comunque notato un feeling speciale tra la ballerina e Spolverato. La Gatta nella puntata di lunedì del reality condotto da Alfonso Signorini ha avuto un faccia a faccia con Javier che ha sorpreso il pallavolista ed il pubblico, poco prima di conoscere il verdetto e raggiungere la casa di Madrid: “Se dovessi uscire non sarei disposta ad aspettare Javier fuori, sono sincera…Se vuoi che ti dica che io ti amo, te lo dico, ma non è quello che provo. Non è il sentimento…”.
Shaila al Gran Hermano parla di Lorenzo alle concorrenti
Poche ore dopo l’arrivo nel reality, Shaila ha subito rotto il ghiaccio con alcune delle inquiline, rivelando dettagli sul rapporto con Lorenzo: “Se sono innamorata di Lorenzo? Non lo so. Sì, sì. Penso di sì. Boh! Ora non ho più paura di nulla perché questa cosa è così bella che non posso avere paura di una cosa bella. Che meraviglia! Io mi ero dimenticata dell’amore”. Rivolgendosi alle concorrenti, ha aggiunto su Javier e Lorenzo:
“Quando sei in una casa dove tutti ti conoscono, ti commentano, giudicano e iniziano ad avere pregiudizi, è facile sentirsi sotto pressione…Nella casa italiana mi dicevano ‘Ah, lei ha fatto questo, lei ha fatto quello, ha baciato quel ragazzo’. Sono stata criticata per quel bacio che ho dato. Ma io non l’ho fatto per sfruttarlo o per illuderlo. Dovevo capire se c’era davvero una connessione tra di noi. Lo guardavo e pensavo: ‘È buono, è bello, è gentile, è romantico… perché allora non sento quello che dovrei sentire?…Volevo farmi piacere Javier a tutti i costi. Era una guerra con me stessa. Avevo questa guerra interna nella quale mi imponevo ‘deve piacerti questo ragazzo qui, non Lorenzo!’“
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