Carlos Sainz, che dopo un’incertezza iniziale in partenza dove era stato ‘bruciato’ da Max Verstappen, è poi andato a prendersi la vittoria nel gran premio del Messico, a conferma dell’ottimo momento delle Ferrari, che nel precedente gran premio, quello degli Usa ad Austin, avevano fatto doppietta.

Avrebbe potuto accadere lo stesso anche ai 2300 metri sul livello del mare di Mexico City, ma la voglia di mondiale di Lando Norris ha fatto sì che il britannico sia alla fine riuscito a superare Charles Leclerc, che ha chiuso comunque sul podio, ottimo terzo.

Il grande sconfitto di giornata è Verstappen, in testa fino al nono giro, quando con una staccata da paura Sainz lo ha superato, ma poi troppo aggressivo con Norris nel duello che si stava verificando alle spalle del leader della corsa.

Quarto successo in carriera per lo spagnolo totalmente meritato per come ha gestito tutto il weekend e mai in discussione: anche nei pochissimi giri dietro Verstappen, Sainz dà sempre l’impressione di essere più veloce del campione del mondo e lo passa con una manovra improvvisa in curva-1, acquistando il privilegio di non essere più inquadrato dalle telecamere talmente è in ghiaccio la vittoria. E la vittoria è in ghiaccio anche perché Verstappen si disinteressa della gara preferendo ostacolare Lando Norris. Lo fa prima allargandolo in curva-4, poi mollando i freni in curva-8 e superandolo fuori pista: mosse che sì costano 20 secondi di penalità al campione del mondo, ma che servono a fare avanzare Leclerc e a rallentare lo stesso Norris. Norris che aveva forse il passo per giocarsi la vittoria con le Ferrari ma si deve accontentare del secondo posto (favorito anche da un errore di Leclerc nel finale).