A raccontare la curiosa notizia è l’agenzia di media internazionale Bloomberg: negli USA sarà vietato indossare le Crocs a scuola. Le scarpe, che si potrebbero definire ormai iconiche, sono di grandissima tendenza negli Stati Uniti. Predilette soprattutto per la loro comodità, hanno ormai preso il posto delle scarpe da ginnastica e in generale delle scarpe chiuse. Si, anche in luoghi definiti formali rispetto all’ambiente in cui solitamente si usano -almeno in Italia- come in casa, o in spiaggia. Così le istituzioni scolastiche hanno deciso di bandire le calzature. Ma con quale motivazione?

Gli USA bandiscono le Crocs a scuola

Dalle elementari ai college, già parecchie scuole di circa 12 Stati hanno deciso di bandire queste calzature, imponendo scarpe chiuse. Come per esempio la scuola elementare di Lake City, a sud di Atlanta. Che ha recentemente modificato il proprio regolamento interno affermando che “tutti gli studenti devono indossare scarpe chiuse per motivi di sicurezza (niente Crocs)”. Anche in Florida il LaBelle College si è mosso in maniera simile prendendo questi provvedimenti. Il successo del brand è spiegato in un rapporto della banca d’investimento Piper Sandler, che definisce le Crocs una tra le marche preferite degli adolescenti americani. Questo entusiasmo è dovuto soprattutto alle numerose collaborazioni che il produttore di calzature con sede a Broomfield, Colorado, ha portato a casa negli ultimi anni con tantissimi personaggi amati dai giovani.

È già successo nell’ottobre 2020, quando il modello disegnato in collaborazione con Bad Bunny è andato esaurito in meno di 16 minuti. Così come quello del cantante canadese Justin Bieber che ha avuto un successo simile al momento della sua uscita. Ma come mai tutto questo accanimento verso queste scarpe? Secondo i presidi i ragazzi hanno maggiori probabilità di cadere quando le indossano. La colpa sarebbe del cinturino, che viene posizionato nella parte anteriore della calzatura per maggiore praticità, e non dietro la caviglia. Colpevoli anche i “jibbitz”, i charm che si possono inserire a mo’ di spilla. Questi distrarrebbero gli studenti in classe.

Marianna Soru

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