Siamo ormai a novembre, penultimo mese di questo ciclo; tempo di bilanci del passato e buoni propositi per il futuro. Il 2024 ha tenuto fede alla fama degli anni bisestili, tra cataclismi naturali e conflitti umani; siamo, però, ai cosiddetti “ultimi colpi” prima del 31 dicembre quando, allo scoccare della mezzanotte, tra fuochi d’artificio, lenticchie e cappellini da festa, lasceremo alle spalle gli ultimi 366 giorni. Che succede, però, se anche il 2025 si preannuncia come “difficile”? E cosa fare quando, a parlare degli imminenti cambiamenti, non tutti positivi, sono due esperti in profezie?

Per Nostradamus a Baba Vanga, il 2025 sarà un anno da ricordare (e non in senso buono)

Anche Nostradamus, come Baba Vanga, ha previsto grandi guerre per il 2025

Il primo a parlare del 2025 è stato, naturalmente, Nostradamus. L’astrologo, scrittore, farmacista e speziale francese nato a Saint-Rémy-de-Provence, è famoso principalmente per il suo libro Le Profezie, che consiste di quartine in rima, raccolte in gruppi di cento, nella raccolta Centuries et prophéties. Nel tempo, in molti gli hanno riconosciuto l’aver previsto eventi epocali tra cui la rivoluzione francese, la bomba atomica, l’ascesa al potere di Adolf Hitler e gli attentati dell’11 settembre 2001. I più, però, non ritengono attendibili i suoi scritti. Si parla, dunque di “chiaroveggenza retroattiva”; i suoi versi sono così ambigui che chiunque, a posteriori, può interpretare in essi ciò che meglio crede. In ogni caso, Michel de Nostredame ha vaticinato, per il prossimo anno, un susseguirsi di «guerre crudeli» che devasteranno le «terre d’Europa» e avranno ripercussioni su scala globale.

Gli fa eco Baba Vanga, la celebre mistica bulgara che ha affascinato il mondo con le sue profezie, nota per aver previsto episodi come l’attacco alle Torri Gemelle e l’elezione di Barack Obama. La veggente, scomparsa trent’anni fa, aveva detto la sua circa il 2025, e non c’è da stare tranquilli; tempo addietro, infatti, aveva parlato di grandi scontri tra popoli e turbolenze geopolitiche che potrebbero portare, se non sedate, a una Terza Guerra Mondiale. Le nazioni europee che faranno scattare il nuovo conflitto saranno due; poi, la scintilla si trasformerà in un’inarrestabile deflagrazione. «Non dovete pensare che queste cose siano solo frutto dell’immaginazione di una signora anziana» – si legge su un profilo Instagram correlato Vanga – «Purtroppo molto spesso le sue intuizioni si sono rivelate esatte.».

La guerra dei mondi

Se la situazione tra i Paesi non sembra essere delle più serene, il colpo di grazia potrebbe venire dallo spazio. Oltre alle battaglie terrestri, infatti, Baba Vanga aveva preannunciato anche l’arrivo di creature aliene sul nostro pianeta, a quanto pare non armati di buone intenzioni. Una profezia inquietante e al tempo stesso affascinante, che, nel caso in cui si rivelasse concreta, risponderebbe al quesito di lunghissimo corso: «Siamo soli in questo Universo?».

Non si sa se la donna si riferisse a veri e propri conflitti intergalattici o se, tutto sommato, si rifacesse semplicemente a vaghe minacce di origine sconosciuta. Le sue parole vengono spesso considerate solo suggestioni, favole ben pensate e ben raccontate, che non meritano attenzione. Che si tratti di menzogna o verità, però, l’attuale situazione della Terra, funestata da bombardamenti, genocidi, alluvioni, terremoti, uragani etc. non può in ogni caso far dormire sonni indisturbati. Stiamo vedendo ogni giorno, con i nostri occhi, le conseguenze della mano dell’uomo sulla Natura e su ogni aspetto della sua stessa esistenza, dalla politica al quotidiano, dal rispetto per il prossimo alla cura dell’ambiente. La cattiva gestione da parte degli esseri umani del pianeta e delle sue risorse, così come la facilità con cui un diverbio conduce a centinaia di morti, deve fare paura più di qualsiasi profezia.

Federica Checchia

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