La crescita che sta vivendo il lusso è connessa alla forma del suo prodotto ed all’immaginario che vive dietro il brand. Questo riguarda i tessuti che vengono trattati ed il taglio con cui vengono lavorati che spaziano per modelli produttivi diversi. Da qui le innovazioni nel tailoring e nella cornice del prodotto, che porta il luxury, agli occhi degli insider e del pubblico, a giungere ad una forma matura e contemporanea.
Lusso: l’immaginario del brand
L’immagine che a studiare la forma che un capo può avere e del suo possibile uso. In questa fase di ideazione del prodotto dal materiale si costruisce l’immagine del prodotto, in un percorso di tailoring del fabric. Il materiale può essere diverso: si spazia dal cotone alla pelle ma è sempre il taglio a guidare la produzione.
La forma del lusso
I brand innovano così la loro forma creativa e costruiscono un nuovo concetto di ‘’tailoring’’. Questo è diverso da quello storico perché non è associato solamente alla formalità ma al tailor. A tal riguardo il responsabile del prodotto di Chanel, che da anni lavora al taglio di giacche e cappotti, dice:
‘’la giacca è stata negli anni l’immagine di un mutamento storico che non riguardava solamente il capo in se, ma anche chi lo indossava. Il tailoring rappresenta ora la diversità del capo dagli altri. Una forma di unicità che sta nell’uso e lavorazione dei tessuti. Da questo si arriva allo studio approfondito del prodotto’’
ribadendo il rapporto tra prodotto e progettazione. Quando, quest’ultima, è già la prima forma di abito.
I simboli dei brand
La storia si costruisce proprio sul taglio dell’abito, che a volte diviene il simbolo per la maison. Lo si può notare in Chanel con le giacche e Fendi con i cappotti. Ma ognuno di questi si è distinto per una lavorazione diversa dalle precedenti. E se la lavorazione è fondamentale per la crescita del lusso, i brand devono continuare a formare i propri lavoratori.
Luca Cioffi
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