Sarebbe stato il 27enne Mattia Del Zotto a contaminare volontariamente con il tallio le erbe utilizzate dai suoi parenti per fare una tisana artigianale. Gli inquirenti hanno proceduto al fermo e all’esecuzione dell’istanza di custodia cautelare.
Sembra giunto ad una svolta il mistero che da diversi mesi riguarda una famiglia brianzola, buona parte della quale morta per motivi fino ad ora inspiegabili. A Nova Milanese una famiglia ha perso, a partire dai primi di Ottobre, molti dei suoi componenti a causa di una intossicazione da tallio, un metallo velenoso usato anche per produrre veleno per topi.
I Carabinieri di Desio e Nova Milanese, dopo indagini che non hanno escluso alcuna pista, a partire dal caso fortuito, hanno arrestato e sottoposto a custodia cautelare Mattia Del Zotto. Il 27enne, membro della famiglia, è accusato di aver ucciso lui stesso il nonno, la nonna, la zia e altri parenti. Altri familiari, compresa la badante, sono invece ricoverati da settimane in ospedale.
L’istituto zooprofilattico sperimentale di Torino, infatti, “ha segnalato la positività al tallio in quantità superiore alla soglia minima di sicurezza su alcune ‘erbe da infuso’ di provenienza erboristica, campionate dai tecnici“.
Secondo gli inquirenti, che dapprima avevano percorso la strada dell’avvelenamento causato da escrementi di piccioni finiti nell’acqua potabile, ad avere causato gli omicidi è invece Mattia Del Zotto. Il ragazzo è ora indagato per triplice omicidio e tentato omicidio degli altri familiari tutt’ora in ospedale. Si tratterebbe, inoltre, non di un caso ma di delitti premeditati.
Il tallio, ritrovato in grandi quantità nel corpo delle vittime e degli altri intossicati, sarebbe stato mescolato con delle erbe utilizzate dai nonni materni per fare una tisana. Il tallio sarebbe stato comprato in un’azienda che si trova nella zona di Nova Milanese.
Perchè Mattia Del Zotto avrebbe deciso di sterminare la propria famiglia?
Non si conoscono ancora i motivi di un simile gesto. Sicuramente a riguardo Mattia del Zotto verrà incalzato nell’obbligatorio interrogatorio di garanzia davanti al gip. Molte potrebbero essere le ipotesi.
Un gesto folle di un ragazzo mentalmente alterato.
Un lucido delitto dovuto all’astio che il giovane provava nei confronti della sua famiglia.
L’obbiettivo di uccidere tutti i suoi parenti per diventarne unico erede.
L‘ipotesi successoria potrebbe essere quella più accreditata. Infatti, viene difficile pensare che Mattia Del Zotto abbia provato realmente odio nei confronti di tutti i suoi familiari, tanto da ucciderne ognuno. Certo è, invece, che alla loro morte avrebbe ereditato un buon patrimonio. Tutti i suoi familiari vivevano, infatti, in due ville non distanti tra loro e formate da 4 appartamenti ciascuna.
Qualcosa che, invece, non accadrà. Le conseguenze delle sue azioni, se queste verranno confermate in giudizio, lo estrometterebbero dalla successione. Mattia Del Zotto, infatti, sarebbe, per volontà di legge, escluso dalla successione in quanto indegno poiché avrebbe ucciso e tentato di uccidere le persone a cui avrebbe potuto legittimamente succedere.