Sembra che abbia sortito gli effetti sperati l’incontro domenicale dei leader di centrodestra a Villa San Martino. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni  hanno ufficializzato la loro alleanza per correre uniti alle prossime elezioni.

L’asse del centrodestra sarà composto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, al quale si aggiunge un altro membro, il quarto polo formato dai centristi di “Noi con l’Italia”.
Accordo di base trovato sui temi più importanti dell’incontro: si lavorerà sulla flat tax, la revisione della Legge Fornero, stretta sull’immigrazione clandestina, rapporti con l’Europa.

Berlusconi, Salvini e Meloni hanno inoltre trovato l’accordo sui rapporti con il quarto polo, rimasto fuori dalla riunione di ieri: i candidati dovranno essere unanimemente condivisi dai tre leader.

Comincia a delinearsi anche un programma elettorale più preciso. I tre leader di centrodestra hanno infatti accennato di voler:

  • Diminuire le tasse;
  • Aumentare la sicurezza del paese;
  • Diminuire e semplificare la burocrazia;
  • Riformare il sistema della giustizia;
  • Aiutare le aziende italiane e promuovere il made in Italy;
  • Sostenere la natalità;
  • Aumentare le pensioni minime a 1000 Euro;
  • Istituire un codice di difesa dei diritti delle donne;
  • Introdurre una visione presidenziale e federalista delle nostre istituzioni.

Roberto Maroni potrebbe lasciare l’impegno politico: perchè?

Al netto di un incontro che potrebbe dirsi positivo, una notizia ha invece rovinato la giornata di Berlusconi, Meloni e Salvini. Girava da tempo la voce della non volontà di ricandidarsi a presidente della Regione Lombardia di Roberto Maroni e ieri sembra sia stata quasi confermata.
Maroni sarebbe infatti in procinto di annunciare pubblicamente la sua scelta dovuta a motivi personali, creando scompiglio su un versante, la Lombardia, che sembrava invece essere terra sicura.

L’argomento è stato punto di dibattito tra i tre leader, con Salvini che ha sospettato, in base a voci di corridoio ripetutesi negli ultimi tempi, che dietro alla volontà di Maroni ci sia una promessa occulta di Berlusconi ad un ruolo importante di governo, addirittura da premier. Secondo diversi commentatori l’obiettivo di Berlusconi sarebbe quello di mettere fine alla pax leghista, spaccando il partito in un momento così importante per prendersi lui i vantaggi.

Tutto questo è stato però fermamente negato da Berlusconi, al quale Matteo Salvini ha posto domanda diretta.

Forza Italia annuncia il simbolo elettorale: “Forza Italia. Berlusconi Presidente”. Salvini risponde. 

Qualche attrito tra il leader di Forza Italia e quello del Carroccio già prima che iniziasse la riunione. Silvio Berlusconi nella mattinata di ieri ha infatti ufficializzato su Twitter il simbolo con il quale Forza Italia si presenterà agli elettori sulle schede elettorali. “Forza Italia. Berlusconi Presidente” c’è scritto sul simbolo, facendo chiaramente intuire le sue volontà sulla futura leadership del centrodestra.

Tolto il fatto che Berlusconi è attualmente incandidabile, vista la mancata pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo sul suo ricorso avverso la Legge Severino, che comunque non è atteso nell’imminenza, Matteo Salvini è subito partito al contrattacco. Il leader della Lega, in evidente aspirazione al ruolo di premier, ha risposto con un “Salvini premier”.

Cosa succederà in futuro non è dato sapersi, per ora. Bisognerà almeno aspettare la prossima settimana nella quale sembra sia stato fissato un nuovo incontro, pare in casa Lega a via Bellerio, come già auspicato da Salvini.

Di Lorenzo Maria Lucarelli