In attesa del monday night tra Lazio e Genoa, in scena questa sera alle 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, riviviamo insieme le emozioni del 23° turno di Serie A, segnato dal minuto di silenzio in onore di Azeglio Vicini.

Aprono le danze Sampdoria e Torino, dove succede tutto nel primo tempo. Passano in vantaggio i padroni di casa con Torreira e successivamente pareggiano gli ospiti con Acquah. L’anticipo serale, invece, mette a confronto Inter e Crotone. I nerazzuri, orfani del bomber Icardi, alle prese con un problema all’adduttore, schierano un inedito 4-3-3 con Eder punta centrale. Proprio l’oriundo, alla sua prima da titolare in campionato, sblocca il match con un colpo di testa su calcio d’angolo, deviato dall’ex Faraoni. In difficoltà contro la squadra schierata, gli interisti subiscono il meritato pareggio di Barberis nella ripresa. Era il 3 dicembre scorso e, a due mesi esatti dall’ultima vittoria in campionato, la squadra di Spalletti non sa più trovare i 3 punti. Importantissimo, invece, il punto conquistato dai calabresi guidati da Walter Zenga, visibilmente emozionato per il suo ritorno a San Siro e che ha saputo migliorare la media punti dei crotonesi. Il sabato calcistico italiano si chiude, così, con due pareggi per 1-1.

Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter

Nel lunch match tra Verona e Roma i giallorossi passano in vantaggio dopo soli 43 secondi. Ünder, schierato esterno destro nel 4-2-3-1 disegnato da Di Francesco, si accentra e lascia partire un sinistro che genera un bolide imprendibile. Pallone nell’angolino e 0-1. Prima rete in Serie A per il giovane centrocampista turco. La Roma, come consuetudine di quest’annata, sciupa più volte il gol del raddoppio e nel secondo tempo succede di tutto. In pochi minuti viene, prima, allontanato Pecchia e, dopo, espulso Pellegrini per fallo da dietro ai danni di Matos. La squadra capitolina, a questo punto, passa ad un 4-4-1 con arretramento del centrocampista belga. Come se non bastasse, nei minuti di recupero Strootman spreca il gol della sicurezza nell’1 vs 1 con Nicolas. Il risultato regge per tutti i 90 minuti di gioco. Da segnalare alcuni scontri tra tifoserie prima del fischio d’inizio, con il fermo per 21 tifosi venuti dalla Capitale.

Eusebio Di Francesco, primo anno sulla panchina della Roma

Nelle partite delle 15:00 ruba la scena la Juventus, che non sembra risentire dell’emergenza infortuni. All’8° minuto Khedira impegna Consigli e sugli sviluppi del seguente calcio d’angolo i bianconeri si portano in vantaggio grazie alla rete di Alex Sandro. Molto simile l’azione del raddoppio, dove Higuain costringe il portiere del Sassuolo a rifugiarsi in corner. Sul seguente tira dalla bandierina gli stessi protagonisti dell’azione della prima rete firmano il 2-0. Il terzino assiste allungando di testa, il centrocampista finalizza. Il campione del mondo 2014 è di nuovo protagonista nelle successive due finalizzazioni. Prima sfrutta il tocco a scavalcare la difesa di Pjanic e dopo restituisce il favore di sponda. Dopo essersi portato a casa il pallone contro l’Udinese nel 2-6 di ottobre, il tedesco firma la doppietta personale. Nel secondo tempo si scatena il Pipita, che inizia con un diagonale dal limite dell’area, prosegue lanciato a rete dalla verticalizzazione di Marchisio e conclude con un tocco sotto. È la prima tripletta personale dell’argentino in maglia bianconera. Il tennistico risultato finale è di 7-0, con cui la Juve infrange il record raggiunto dal Napoli un girone fa, grazie al 6-0 rifilato al Benevento. Dal suo canto, il Sassuolo pareggia il record negativo di peggior risultato, subito contro l’Inter negli anni passati.

Il nazionale tedesco esulta dopo il gol realizzato (photo credits: la Repubblica)

Negli altri incontri, il Milan rallenta ad Udine la sua corsa iniziata sotto la guida di Rino Gattuso. Dopo pochi primi Suso realizza un eurogol, col pallone che va a baciare la parte inferiore della traversa prima di infilarsi in rete. Ma i rossoneri rimangono in 10 nel secondo tempo; complice l’espulsione per doppia ammonizione di Calabria. Da quel momento in poi, i friulani ci credono e trovano il pareggio grazie al pallone messo in area di rigore da Lasagna, che va a sfiorare la testa di Bonucci e a colpire quella di Donnarumma prima di entrare in porta. Autogol del numero 99 originario di Castellammare di Stabia. Ma la giornata nera portieri si perfeziona in Bologna-Fiorentina. Incredibile quello che succede in campo. I viola passano in vantaggio con un tiro diretto da calcio d’angolo grazie alla complicità di Mirante, autore di un’autorete. Identica la situazione che vede coinvolto il di lui collega Sportiello, e rossoblu si riportano in pari. La chiude Chiesa grazie ad una bellissima incursione personale in area di rigore, che si conclude con il pallone sotto l’incrocio del pali.

Donnarumma, il più sfortunato nel dies horribilis dei portieri

Vittoria di misura per l’Atalanta, impegnata in casa col Chievo. La decide al 72° Mancini con un fortunoso colpo di petto, confermato dal Var, dopo un infondato sospetto di un tocco di mano. Var che interviene anche in Cagliari-Spal. Dopo l’1-0 di Cigarini viene annullato da Massa il 2-0 di Farias per posizione di fuorigioco, ma ci pensa Sau, appena entrato in campo, a rimediare al tutto grazie all’assist di tacco di Joao Pedro. Chiude la giornata il derby campano, nel quale il Napoli di Maurizio Sarri cammina sul velluto allo stadio Vigorito, trascinato dal pallonetto di Dries Mertens e dal capitano Marek Hamsik. Gli 11 del tecnico toscano non perdono nulla per strada e si riportano ad una lunghezza sopra la Juventus, in una lotta Scudetto sempre apertissima. Non resta da dire: che vinca il migliore!

RICCARDO CIRIACO