Elezioni 2018: mentre si avvicina il momento del voto, Gigi Di Maio pubblica la lista degli “impresentabili” del Pd e della coalizione della destra. Riallacciandosi alla questione morale di Berlinguer. Si accende lo scontro con Renzi. E non viene risparmiata nemmeno la stampa.

Luigi Di Maio credits: tg.la7.it

Si avvicinano le elezioni e si accende lo scontro tra Luigi Di Maio e Renzi. E il candidato premier M5s, dopo aver esaurito altri argomenti scottanti come la questione banche, passa ai candidati impresentabili. Puntando il dito contro quelli della coalizione di destra e quelli del Pd. O meglio postando sul blog delle Stelle l’elenco degli impresentabili di questi partiti avversari.

La lista va da “Luca Lotti indagato nel caso Consip” a Umberto Bossi e Roberto Formigoni. Senza dimenticare Luigi Cesaro, detto “Giggino a’ purpetta” e “Franco Alfieri, il signore delle fritture elogiato dal governatore campano perché sa fare le clientele come Cristo comanda”. Ma cosa ha scatenato il capo politico del Movimento Cinquestelle? Ce lo ha detto lui stesso:

“Chi si è permesso di diffamare il M5S dicendo che abbiamo in lista degli impresentabili si faccia un esame di coscienza. Noi abbiamo tutti incensurati, sono gli altri che hanno una serie di impresentabili dei quali chiediamo il ritiro dalle liste”.

E poi ancora “chiedo a Matteo Renzi di far ritirare i suoi dalle liste, gente che è sotto processo per reati gravi e che ha fatto azioni politiche indegne. A loro daremo lo stesso modulo che ha compilato ieri Emanuele Dessì come atto di impegno per rinunciare alla sua candidatura”.

Elezioni: Di Maio e i rimproveri alla stampa

Dunque, a scatenare questo attacco contro gli impresentabili alle prossime elezioni, è stato il caso Dessì e il suo affitto bloccato a pochi euro al mese. E come è stato cavalcato da Renzi. E non solo. Dal palco di Nuoro, in serata, Di Maio attacca proprio il segretario del Pd. Con queste parole:

“Renzi ci dice che noi abbiamo candidato nelle nostre liste un amico degli Spada. Rispondo io: ma lo dici proprio tu che hai preso i soldi da Buzzi e da mafia capitale per le elezioni?”

Luigi di Maio ha parole di rimprovero anche per la stampa: “Tutti i giornali italiani per giorni hanno sbattuto in prima pagina tutta la vita di Emanuele Dessì, cittadino incensurato candidato al Senato con il MoVimento 5 Stelle”. Un attacco esagerato, dice Di Maio, visto che il candidato M5s per il senato ha deciso di rinunciare al seggio, mentre altri non ci avrebbero nemmeno pensato. E per gli altri si intendono, appunto, gli impresentabili di cui sopra. Come il capolista Giggino ‘a purpetta, esponente del centrodestra, su cui i media hanno “osservato un omertoso silenzio, un insulto ai lettori“.

Ma le parole più dure sono state rivolte al segretario del Pd che “ha diffamato pubblicamente il MoVimento 5 Stelle dicendo che noi abbiamo impresentabili. Gli impresentabili e riciclati li ha messi lui nelle liste con un atto d’imperio fregandosene degli iscritti e della democrazia interna del suo partito”.

Ed ecco al replica di Matteo Renzi. Che arriva su fb, sotto all’elenco di Di Maio. “Di Maio dice: anche il centrosinistra è pieno di impresentabili. Non si diventa “impresentabili” per un avviso di garanzia o per essere indagati. Perché altrimenti per voi sarebbe un dramma“.

Alla fine dei giochi siamo sicuri di una cosa: per quanto si potrà dire e litigare, non riusciremo a liberarci da questi impresentabili. E molti elettori non sanno ancora per chi votare. O se votare.

Federica Macchia