Esce a marzo Le Grida Del Silenzio, opera prima di Sasha Alessandra Carlesi. Il titolo rende già l’idea di questo thriller psicologico, prodotto da Giuseppe Milazzo Andreani in coproduzione con Alberto De Venezia. Un film incentrato su un weekend selvaggio di un gruppo di ragazzi della Roma Bene, che ci ricorda quanto l’apparenza sia lontana dalla realtà
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Ed ecco i protagonisti de “Le Grida del silenzio”. Sono Alice Bellagamba, Luca Avallone, Manuela Zero, Roberto Calabrese, Ana Cruz, Martina Carletti e Luca Molinari. Nel cast anche Ivan Castiglione, Cosetta Turco, Beppe Convertini, Patrizia Pellegrino, Giuseppe Cantore, Gegia, Lucia Batassa, Roberta Garzia.
Le Grida del silenzio: la storia e la genesi
Centro e leva dello script de Le Grida del silenzio è, come abbiamo accennato, un gruppo di ragazzi della “Roma Bene”. Ragazzi che organizzano un week-end “selvaggio” allo scopo di passare due giorni in mezzo alla natura. Ognuno di loro ha uno scopo ben preciso per staccare un po’ dalla città e dalla routine quotidiana.
Sono ragazzi apparentemente felici e soddisfatti dalla loro vita, ma niente è come sempre, la realtà non è mai quella che appare.
La rottura degli equilibri nasce da una scommessa dei due leader del gruppo: Daniel e Luca. In palio c’è la bella cubana Karhrina. Gli altri sono la coppia omosessuale formata da Desirée e Sophie e quella formata da Alice, una ragazza sognatrice legata alla natura, al vento e a mondi lontani e Manuel, pratico e preciso, ex boyscout follemente innamorato di Alice, la sua fidanzata.
Ma un presagio incombe sui sette ragazzi. Quella notte, infatti, cambierà per sempre le loro vite.
“Questo film nasce da un mio cortometraggio – spiega la regista – fin da subito mi sono sentita legata alla storia raccontata, così ho deciso di ampliarla e farne un lungometraggio. E’ stato un processo creativo che artisticamente mi ha dato tanto in tutte le varie fasi di lavorazione. Ogni personaggio ha la sua storia e la sua psicologia. Sono tutti giovani a cui non manca niente, ma che in realtà sono costretti dalla Società attuale, ad indossare una maschera per la paura di essere se stessi, di mostrarsi per come sono realmente.”